2 maggio 2024
Aggiornato 08:30
Qualifiche al top per i campioni del mondo

Hamilton se la ride: «Che strano, la Ferrari è di nuovo dietro...»

Una sola settimana dopo il disastroso Gran Premio di Singapore, a Suzuka la crisi della Mercedes è già dimenticata. Anche se la pole position non va al capolista iridato, ma al suo compagno di squadra Nico Rosberg

SUZUKA – Tutto è tornato alla normalità. Solo una settimana dopo il difficile weekend di Singapore, la Mercedes si riprende la sua prima fila nel Gran Premio del Giappone, ristabilendo il proprio dominio sul circus della Formula 1. Tutto, o quasi: perché, a ben guardare, la pole position non è andata a Lewis Hamilton, ma al suo compagno di squadra Nico Rosberg. Forse non basterà a parlare di campionato riaperto, ma si tratta comunque di una novità, visto che quest'anno solo due volte il tedesco è riuscito a qualificarsi davanti al capolista iridato.

Giro ideale e macchina perfetta
E, dunque, ha tutto il diritto di festeggiare la sua seconda partenza al palo consecutiva a Suzuka. «Sono molto contento, è stata una grande giornata – gongola Nico – Dopo un weekend difficile come quello di Singapore, è positivo per il team tornare alla nostra consueta forza. Oggi in certi momenti ho avuto una macchina perfetta ed è un piacere guidarla su una pista straordinaria come quella di Suzuka. Abbiamo davvero ribaltato la situazione e, per quanto mi riguarda, ho azzeccato un giro ideale». L'unica incertezza resta quella legata alla messa a punto per la gara, che non è stato possibile affinare alla perfezione nelle prove libere del venerdì a causa della pioggia: «Ho fiducia che la macchina andrà bene, perché nelle ultime prove di stamattina abbiamo fatto qualche breve simulazione e il bilanciamento c'era – ribadisce il tedesco – Ma, come tutti gli altri, non siamo riusciti a prepararci perfettamente, perciò potrebbe esserci qualche sorpresa domani».

Una stoccata finale ai rivali
Dall'altra parte del box, Lewis Hamilton non prova certo lo stesso sconforto di una settimana fa, essendo comunque in prima fila. Ma un certo grado di rammarico traspare comunque dalle sue parole, per via della bandiera rossa esposta sul finale delle qualifiche (per l'incidente di Daniil Kvyat), che gli ha impedito di migliorare un primo giro lanciato viziato da qualche errorino. «Non conta molto, ma il secondo giro che è stato interrotto a metà dai commissari sembrava buono – racconta il campione del mondo in carica – Nel primo ho perso un po' di tempo alla curva 11 e all'ultima. Comunque è positivo che la vettura sia tornata alla normalità e che noi siamo di nuovo qui davanti. Anche se, guardando il passo di qualcuno degli avversari dietro di noi, è molto strano...». Un'ultima stoccata (manco troppo velata) riservata alla Ferrari che lo ha annichilito nello scorso weekend?