20 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Guerra di nervi in MotoGP

Valentino Rossi: «La mia arma segreta contro Lorenzo»

È la forza mentale l'asso nella manica del Dottore nella corsa al titolo mondiale contro il suo compagno di squadra: «Nell'ultima gara al Sachsenring ho guadagnato solo tre punti, ma psicologicamente è stato un momento fondamentale»

ROMA – Siamo alle solite. Va bene la velocità, va bene il talento, vanno bene le vittorie e i punti in classifica. Ma la vera arma in più con cui Valentino Rossi ha sempre costruito le sue corse ai titoli mondiali è stata la forza mentale. E anche questa stagione non sta certo facendo eccezione. Più ancora delle 13 lunghezze di margine in classifica generale, infatti, a far trascorrere delle ferie serene al Dottore (che le sta passando nella sua Pesaro, in spiaggia e allenandosi nel suo Ranch) è una consapevolezza: quella di aver riguadagnato nelle ultime due gare, ad Assen e al Sachsenring, il vantaggio psicologico sul suo compagno-rivale Jorge Lorenzo.

Invertire la tendenza
Dopo il fulminante inizio di stagione, infatti, l'inerzia del campionato sembrava girata a favore del maiorchino, che infatti era riuscito ad aggiudicarsi ben quattro vittorie consecutive. Finché questa striscia positiva non è stata spezzata da Vale: «Anche se al Sachsenring ho guadagnato solo tre punti su Lorenzo – spiega – è stato importante nella battaglia psicologica. Penso che sia stato importante superare Jorge in queste due gare, perché nei quattro weekend precedenti aveva dominato e recuperato molti punti. La mia rimonta è partita a Barcellona, dove abbiamo lavorato diversamente e, tra virgolette, mi sono un po' spaventato perché avevamo recuperato solo mezzo secondo. Ma ad Assen e poi al Sachsenring ci siamo arrivati. Jorge è molto forte quest'anno, ha disputato quattro gare perfette, perciò è importante farlo sudare, deve capire che non sarà facile».

Il terzo incomodo
Rossi ne è sicuro: la battaglia per il titolo mondiale andrà avanti fino all'ultima gara. E, oltre ai due candidati favoriti, lui stesso e Lorenzo, non manca anche un outsider: Marc Marquez. Che di punti di distacco ne ha già 65, ma che è comunque un osso troppo duro per tagliarlo definitivamente fuori dalla corsa: «Penso che la lotta sia destinata a continuare fino alla fine – conferma il campione di Tavullia – Ma non dobbiamo commettere l'errore di sottovalutare Marc: sarebbe stupido. Anche se ora è molto distante in classifica, penso che possa recuperare. Dopo la pausa estiva arriveranno tre piste in cui Marc è particolarmente forte: Indianapolis, Brno e Silverstone. So che la battaglia nella seconda parte della stagione sarà molto dura, ma in altre piste saremo noi più competitivi e potremo lottare per la vittoria. L’anno scorso ho vissuto un’ottima seconda parte dell’anno e stavolta siamo in una posizione ancora migliore». In fondo, è tutta una questione di forza mentale.