In Ducati ormai il leader si chiama Iannone
Anche il venerdì di prove libere del Gran Premio di Germania conferma il più giovane dei due ducatisti come il punto di riferimento della rossa di Borgo Panigale: terzo, mentre il suo compagno di squadra Dovizioso arranca al 10° posto
SACHSENRING – Un bel balzo in avanti quello di Andrea Iannone nel venerdì del Gran Premio di Germania. Dopo aver concluso la prima sessione di prove libere al Sachsenring appena in sesta posizione, il pilota di Vasto è risalito addirittura in terza nel pomeriggio, a due decimi di secondo dalla Honda leader di Marc Marquez. Un risultato che, confrontato con il decimo posto del suo compagno di squadra Andrea Dovizioso, ha il sapore di un'investitura: ormai lui, il più giovane dei ducatisti, è diventato il punto di riferimento della sua squadra, come testimonia anche il terzo posto in classifica generale dopo otto gare.
Soddisfatto soltanto a metà
E, come tutti i grandi piloti (anche se in erba), Iannone si dimostra incontentabile a fine giornata: «Sono soddisfatto a metà – ammette – nel senso che ho sicuramente ottenuto complessivamente un buon risultato, ma alla fine dobbiamo ancora capire quanto realmente riusciamo ad essere competitivi con la gomma più dura. Anche oggi stiamo facendo un po’ di fatica in più rispetto a quello che mi aspettavo: ero convinto di poter andare più forte con facilità e di essere più vicino ai primi. In ogni caso stiamo lavorando con metodo e abbiamo trovato un assetto con cui riesco ad essere piuttosto veloce. Questo sicuramente è un aspetto importante in previsione di domani». Iannone ha staccato il suo miglior tempo di 1:21.824 con la gomma posteriore più morbida concessa dal regolamento. Anche lui, come tutti gli altri big, però, ha provato nel pomeriggio per la prima volta la nuova gomma anteriore asimmetrica.
Dovizioso brancola nel buio
Decisamente più critica la situazione di Andrea Dovizioso, staccato di ben sette decimi dalla vetta, che ha rivelato come le modifiche apportate alla sua Desmosedici GP15 nel corso del venerdì gli si siano in effetti rivoltate contro: «Non sono molto contento del turno del pomeriggio dove speravo di poter migliorare ancora, ma le modifiche che abbiamo provato non hanno funzionato come speravamo. Anche quando le prove non danno i risultati sperati, sono comunque utili per capire la direzione da prendere e questo ci servirà per domani. Naturalmente dovremo lavorare perché la velocità non è ancora quella che volevamo, ma sono molto fiducioso per domani». Sempre in casa Ducati, da segnalare anche il nono posto (davanti anche allo stesso Dovizioso) della GP14.2 clienti del team Pramac, guidata da Yonny Hernandez. Il suo compagno di squadra, l'italiano Danilo Petrucci, si è invece fermato al quindicesimo posto.