29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Il controverso finale di gara ad Assen

I commissari non hanno dubbi: Vale non ha violato le regole

L'incidente e il successivo taglio di chicane del Dottore è stato regolare: così il direttore di gara Mark Webb manda in archivio le polemiche sollevate da Marc Marquez e dalla Honda dopo la conclusione del Gran Premio d'Olanda

ASSEN – Il duello tra Valentino Rossi e Marc Marquez non si è concluso al traguardo del Gran Premio d'Olanda. Nelle dichiarazioni di rito del dopo-gara ai giornalisti, infatti, l'argomento più caldo è stato inevitabilmente il loro contatto. Un episodio che ha deciso la gara di Assen: quando il campione del mondo in carica ha tentato di superare il capolista all'ultima chicane, i due si sono toccati; Rossi è andato lungo tagliando la curva e ne è uscito con 1.2 secondi di vantaggio su Marquez. 

Il battibecco
Le versioni dei due protagonisti sull'incidente sono state radicalmente diverse: «Dal mio punto di vista – ha ricostruito il Dottore – io ero davanti e Marc ha toccato il cento della mia moto, spingendomi fuori pista». «Ho studiato perfettamente l'ultima chicane e il modo in cui mettere la moto nella traiettoria giusta – gli ha ribattuto l'iberico – ma non mi aspettavo che lui tagliasse. Alla fine la mia sensazione è che sono io il vincitore morale». Ma chi avrebbe davvero vinto senza quel contatto? «Io, ero davanti!», risponde secco Valentino. «No, io, ero all'interno!», controbatte Marc. Di scorrettezza parla, tirando acqua al proprio mulino, anche la Honda, che ovviamente difende il proprio pilota: «Ovviamente, Marc è molto scontento – spiega il team principal Livio Suppo – Ok, si sono toccati, ma poi è stato certamente Valentino ad avvantaggiarsene, tagliando l'ultima curva dell'ultimo giro. Non penso che Marc sia stato troppo aggressivo, onestamente. Di certo, Valentino è molto intelligente: Valentino è Valentino. Ha tratto il massimo da un'opportunità difficile. Ma il regolamento dice che non si può tagliare la pista».

La parola ai commissari
Eppure, la direzione gara non la pensa così. Al termine di una lunga udienza, i commissari hanno infatti dato ragione a Valentino Rossi: «Ovviamente abbiamo rivisto l'incidente da tutte le telecamere a nostra disposizione – spiega il direttore di corsa Mike Webb – La nostra decisione? Si è trattato di un'incidente di gara, che non ha avvantaggiato nessuno. In primo luogo abbiamo visto dalla ripresa dall'elicottero che Rossi era davanti, quindi aveva il diritto alla traiettoria. Non è stato sorpassato, ma quando ha raggiunto l'apice della curva a destra, Marc lo ha toccato, mandandolo largo. Si è trattato di un incidente di gara, ripeto, inevitabile. Da un lato è stato un sorpasso duro, con un contatto, e non è permesso spingere un altro pilota fuori pista. Dall'altro i piloti sono entrati e usciti dalla serie di curve con la stessa posizione. Nessun vantaggio, fine della storia». E che la Honda se ne faccia una ragione.