12 ottobre 2025
Aggiornato 06:30
MotoGP al terzo Gran Premio

Rossi-Dovizioso, fratelli d'Italia verso l'Argentina

Questo weekend si corre a Rio Hondo: l'anno scorso la Yamaha andò forte, ma a dodici mesi di distanza è la Ducati ad essere lanciatissima. Quale tra i due italiani è il favorito? Marquez non ha dubbi: «Valentino»

ROMA – Prima c'è stato il Gran Premio del Qatar: la lotta ruota a ruota per la vittoria, il colpo di reni finale del Dottore, l'arrivo al photofinish. Poi è arrivato il Gran Premio degli Stati Uniti: la rincorsa a Marquez, il sorpasso a un centimetro di distanza, la rivincita. Valentino Rossi e Andrea Dovizioso sono stati i due protagonisti indiscussi dell'inizio di stagione della MotoGP, in grado di riportare una coppia italiana in testa al Mondiale dopo quasi quarant'anni, divisa da un solo punto. Ora tutto è pronto per il terzo atto, sulla pista di Termas de Rio Hondo in Argentina. Come andrà a finire stavolta?

La Yamaha si trova bene
Non solo la testa della classifica, ma anche il palmares sembrerebbero dare ragione a Valentino Rossi. Se si può parlare di palmares in una pista introdotta nel Mondiale solo l'anno scorso. Ma il suo tracciato divertente, con un misto di curve veloci e un rettilineo lungo oltre un km, è parso adattarsi in fretta allo stile di guida di Vale, che dodici mesi fa sfiorò il podio portando a casa il quarto posto finale. «La pista mi piace – conferma – il tracciato è bello e anche la nostra YZR-M1 non ci si trova male. Spero solo che l'asfalto sia in condizioni migliori rispetto all'anno passato».

Ducati in crescita
Dovizioso, invece, non ha ricordi altrettanto buoni del suo primo Gran Premio in Argentina, che concluse solo al nono posto: «Ebbi qualche problema tecnico, non avevo un buon feeling con la moto e l’asfalto era molto sporco – confessa – Adesso però la situazione è diversa, perché la GP15 ha già raggiunto un buon livello di competitività e sono convinto che anche a Termas potremo lottare per le prime posizioni, come è già avvenuto nelle prime due gare di quest'anno». Ad essere cambiata è soprattutto la moto, la GP15, che ha dimostrato nelle prime due gare dell'anno la sua competitività, anche se lo sviluppo e la messa a punto non sono ancora concluse. Bisogna lavorare specialmente sulla frenata: «Siamo sempre al limite, in particolare nelle staccate più dure – rivela il pilota di Forlì – Lì e nella trazione davanti c'è da migliorare. Ma la velocità c'è, rispetto a Valentino siamo più potenti in quarta, quinta e sesta marcia».

Marquez punta su Valentino
Tra i due litiganti, poi, c'è il solito terzo incomodo, pronto a inserirsi in ogni spiraglio lasciato dagli italiani. Marc Marquez è reduce dal successo ad Austin e dal bottino pieno conquistato l'anno scorso in Argentina: pole, vittoria e giro più veloce. Eppure anche lui non si può permettere di sottovalutare i due avversari. Lo spagnolo sembra avere il suo personale favorito: «Con tutto il rispetto per Andrea, Valentino sarà fortissimo – prevede – La Ducati? In Qatar è stata un punto interrogativo. Ad Austin era fortissima in prova ma sembrava faticare in gara. Invece mi ha messo forte pressione per alcuni giri e ha un buon potenziale. Devo tenere d'occhio entrambi». E lo faremo anche noi spettatori».