11 dicembre 2024
Aggiornato 18:00
Il patron del Napoli: non restrutturerà il San Paolo con norme attuali

De Laurentiis: «Politici, per salvare il calcio servono le leggi inglesi»

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha annunciato che darà il via ai lavori del San Paolo, ma solo a determinate condizioni. Il patron è anche tornato sulla decisione del CASMS, spiegando di aver fatto il possibile a riguardo.In occasione della cerimonia di consegna del Collare d'Oro, De Laurentiis avverte le autorità.

NAPOLI - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha annunciato che darà il via ai lavori del San Paolo, ma solo a determinate condizioni. Il patron è anche tornato sulla decisione del CASMS, spiegando di aver fatto il possibile a riguardo.In occasione della cerimonia di consegna del Collare d'Oro, De Laurentiis avverte le autorità: «Voglio iniziare i lavori dal primo luglio con i miei soldi, ma pretendo da Alfano delle leggi all'inglese. Non costruisco nuove strutture per farmele distruggere dal primo teppista, come è accaduto a Roma con la Barcaccia».

LA DECISIONE DEL CASMAS - In merito alla discussa decisione del CASMS, De Laurentiis attacca in modo pesante: «Ho avuto una vampata quando mi hanno comunicato quella decisione. Mi sono messo subito in contatto con tutte le autorità per evitare un'infamia ai napoletani. Bisogna fare distinzione tra 30 cretini che assaltano un commissariato e tutto il resto della tifoseria. Era una decisione inaccettabile, soprattutto considerando che proviene da enti che a Roma non sono in grado di garantire l'ordine pubblico in una finale di Coppa Italia o in una sfida di Europa League». Il patron del Napoli, quindi detta legge in fatto di politica del calcio, ricordando i disordini avvenuti nella capitale: «Purtroppo non siamo stati in grado come Paese di gestire l'ordine pubblico per la scorsa finale di Coppa Italia e di gestire per Roma-Feyenoord il flusso di olandesi nella Capitale, manco fossero nigeriani, e lo dico con rispetto per i nigeriani. Cosa accadrà qualora dovessimo ancora andare in finale di Coppa Italia?».