11 dicembre 2024
Aggiornato 07:00
Calciomercato

Galliani: «Impegno morale per Baselli». Ma l’Atalanta chiede soldi…

Conclusa da pochi giorni la sessione di mercato invernale, l’amministratore delegato rossonero è già proiettato verso l’estate: «Con l’Atalanta abbiamo deciso di rivederci a giugno, c’è una prelazione morale». Peccato che i bergamaschi, oltre all’impegno morale, per cedere il centrocampista vogliano anche quasi 10 milioni di euro.

MILANO - Nemmeno il tempo di gioire per la faraonica presentazione di ben cinque nuovi acquisti, Destro, Paletta, Antonelli, Bocchetti e Suso (i nuovi arrivi al Milan nella sessione invernale in realtà sarebbero sei, ma Cerci ha goduto di un vernissage personale) per Galliani è già tempo di pensare al futuro, se non altro per chiudere le trattative iniziate a gennaio e non portate a compimento per scelte aziendali.
È il caso di Daniele Baselli, talentuoso centrocampista centrale, classe ’92, seguito a lungo dal Milan (ma anche da Inter, Fiorentina e Sampdoria) e poi rimasto all’Atalanta per le richieste troppo esose della dirigenza bergamasca. 

GALLIANI: BASELLI È PERFETTO PER IL NUOVO MILAN - Intercettato dai cronisti all’ingresso della Lega, dove è arrivato in mattinata per l’odierna riunione, Adriano Galliani ha fatto il punto sulla situazione mercato, in ottica estiva: «Abbiamo parlato con l’Atalanta, abbiamo ragionato e abbiamo convenuto di riaggiornarci nei prossimi mesi. Abbiamo una sorta di prelazione morale. Baselli è in linea con quelle che sono le nostre nuove linee del mercato, perfetto per il nuovo corso rossonero».
Un importante passo avanti del Milan rispetto alle concorrenti, ma resta il fatto che, impegno morale a parte, la dirigenza bergamasca pretende per il suo gioiellino quasi 10 milioni e per questo sarà opportuno che Galliani inizi fin d’ora l’opera di persuasione nei confronti del presidente Berlusconi perché si convinca anche lui della necessità di investire in un settore del campo sempre più impoverito e lacunoso.

PERSI 10 PUNTI DAL NAPOLI IN UN MESE E MEZZO - È fuori di dubbio che uno dei principali motivi del crollo rossonero nel mese di gennaio sia da imputare alla ormai cronica assenza di qualità in mezzo al campo. Galliani è intervenuto pesantemente sul mercato di gennaio per mettere a posto attacco (Destro, Cerci e Suso) e difesa (Paletta, Antonelli e Bocchetti), lasciando purtroppo desolatamente vuota la casella degli acquisti a centrocampo. Eppure i segnali arrivati dal rendimento rossonero nelle ultime settimane sono sembrati forti e chiari, per stessa ammissione di Galliani: «Il 14 dicembre eravamo a pari punti con il Napoli, poi abbiamo perso 10 punti in cinque partite. Quello che non ho capito è cosa sia successo dall’inizio di gennaio ad oggi. Dal 31 agosto al 14 dicembre abbiamo avuto il passo del Napoli, poi il crollo. Colpa anche dei 13 infortuni dall’inizio di gennaio».

DA PRELAZIONE MORALE A AFFARE CHIUSO IL PASSO È…LUNGO - Come al solito il mercato del Milan è sembrato un’eterna incompiuta e così si torna alle inquietanti dolenti note: al Milan non si prendono i giocatori quando ce n’è bisogno, ma quando si riescono a prelevare più o meno gratis. E se a questo punto la stagione è praticamente compromessa, pazienza.
Ora ai tifosi milanisti non resta che accontentarsi di prelazioni morali, con la speranza che qualcuna di questa di tramuti in operazioni concrete. Possibilmente nei tempi e nei modi più congeniale alla costruzione di una squadra.