19 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Calcio | Serie A

Inzaghi e i dubbi di Berlusconi: «Spero che maturi»

A margine della cerimonia di insediamento del presidente della Repubblica al Quirinale, Silvio Berlusconi ha risposto ai cronisti gettando una luce cupa sul futuro di Super Pippo. Va bene la speranza che Inzaghi possa maturare, ma intanto ai tifosi cosa si racconta?

ROMA - E ora andate a spiegare a Filippo Inzaghi che il presidente è fatto così, si lascia andare a considerazioni spesso sopra le righe, incurante del fatto che le sue parole possano poi lasciare segni indelebili sull’autostima dei suoi collaboratori. Era accaduto nel recente passato con Massimiliano Allegri, perfino con il suo ex pupillo Clarence Seedorf, adesso è arrivato il momento dell’attuale tecnico rossonero, entrato nel mirino di Silvio Berlusconi, certamente non soddisfatto della stagione disputata fin qui dal Milan.

ENNESIMO TECNICO DELEGITTIMATO DA BERLUSCONI - Al presidente onorario però bisognerebbe far presente che va bene l’inesperienza di Inzaghi, ma se si continua a fare mercato a costo zero è difficile costruire una squadra, senza alcun tipo di programmazione né progettualità. Oltre al fatto che la decisione definitiva di sistemare sulla bollente panchina rossonera un allenatore-non allenatore (il terzo su quattro tra gli ultimi tecnici del Milan, dopo Leonardo e Seedorf) è stata sua.

E allora perché prendersela con Inzaghi, augurandosi pubblicamente una sua rapida crescita professionale, di fatto delegittimandolo categoricamente agli occhi dell’opinione pubblica ma soprattutto della squadra?

Misteri della politica di comunicazione di Silvio Berlusconi, resosi protagonista dell’ennesima esternazione sopra le righe, raccolta dai cronisti a margine della cerimonia di insediamento del Presidente della Repubblica Mattarella al Quirinale. 

LA SPERANZA È CHE INZAGHI MATURI, MA INTANTO? «Abbiamo speranze che possa maturare». Con questa lapidaria dichiarazione, il numero uno rossonero ha di fatto ribadito un concetto ormai chiaro ai più: Pippo Inzaghi non è ancora pronto a guidare una squadra prestigiosa, ma soprattutto difficile, come il Milan attuale. 

La speranza è che possa diventarlo, ma senza alcuna certezza. E poi quando? Nel frattempo intanto cosa si pensa di raccontare al popolo milanista sempre più sconcertato di fronte all’andazzo preso dalla dirigenza dell’ex club più titolato al mondo?

Ecco le domande alle quali dovrebbe rispondere Silvio Berlusconi, ma che mai nessuno avrà l’ardire di fargli.