19 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Calciomercato

Podolski, Wenger stoppa l’Inter: «Non fanno sul serio»

Nonostante le voci che vogliono i nerazzurri interessati all’attaccante tedesco dell’Arsenal, il manager dei Gunners respinge ogni lusinga da parte del club milanese: «Voglio che rimanga con noi».

LONDRA - Nemmeno l’approdo di Roberto Mancini, un tecnico apprezzato e stimato in Premier League, sulla panchina nerazzurra, è riuscito a regalare all’Inter la credibilità necessaria per operare sul mercato. Dopo alcuni giorni di schermaglie più o meno esplicite tra il club di Erick Thohir e l’Arsenal, oggetto il trasferimento di Podolski a Milano, il manager dei Gunners è uscito allo scoperto, rispedendo al mittente ogni possibile avance della squadra italiana: «Lukas è un giocatore dell'Arsenal e voglio che rimanga». 

PODOLSKI? INTERESSE INTER NON E' SERIO - Parole chiare, esplicite, senza alcuna possibilità di fraintendimento da parte del tecnico alsaziano dell’Arsenal. L’Inter in realtà ci spera ancora, a maggior ragione dopo aver visto sfumare l’ipotesi Cerci, accasatosi con il Milan. Il problema è sempre lo stesso: i soldi. Thohir sperava di poter rimediare un prestito secco e gratuito per sei mesi, ipotesi naturalmente respinta al mittente dallo stesso Wenger che ha valutato poco credibile l'interessamento della società nerazzurra. «Io spero che Podolski resti con noi, anche perchè l'interesse dell'Inter non pare serio, si parla soltanto», ha dichiarato Wenger nella conferenza stampa di presentazione del match di Premier in programma in casa del Southampton.

PRETENDO PROFESSIONALITÀ DA TUTTI - Restando al parco attaccanti dell’Arsenal, e di conseguenza anche a Podolski, Wenger ha le idee chiare: «In attacco abbiamo molte opzioni quando tutti stanno bene, forse troppe per mantenere tutti con gli stessi incontri giocati, questo è certo. Non ho dubbi in alcune posizioni con giocatori che hanno bisogno di fare esperienza. Questo non è il caso di Podolski ma di giocatori che hanno bisogno di fare esperienza perché sono molto giovani come ad esempio Yaya Sanogo».
«A parte questo - le parole conclusive del tecnico dell’Arsenal - credo che essere professionale è che fino a quando si sta in un posto si dà il meglio per giustificare lo stipendio e l'amore per quel club. Comunque non escludo qualche movimento sul mercato di gennaio, se ci sarà un'occasione buona ci penseremo».