Pagelle MotoGP: Al festival del liscio vince chi non si sdraia
Voto 10 alla buona sorte per aver permesso a Rossi e Iannone di lasciare Aragon senza ossa rotte.
ARAGON - Giudicare i protagonisti del GP di Aragon non è cosa semplice. Fosse stata una gara di tuffi sarebbe più divertente, ma purtroppo non è così. Quello a cui si è assistito non ha avuto nulla di spettacolare, una gara nella gara, ovvero la gara a chi la combinava più grossa. Piloti esperti, inesperti, campioni. Non si è salvato nessuno. Tranne Lorenzo, uno che la testa quando serve sa come usarla.
ANDREA IANNONE - VOTO 5
Il festival del liscio l’ha inaugurato lui. Sfortunato il povero Andrea, sì perché se fosse andato lungo in un’altra curva avrebbe avuto miglior sorte. Sull’erba bagnata gli ha detto male, e fortuna che la moto abbia deciso di ruzzolargli di fianco senza colpirlo. Un errore dovuto alla troppa foga: era in lotta per il primo posto il bravo Andrea, forse non sembrava vero neanche a lui. L’emozione lo ha tradito, la sfortuna ha fatto il resto, ma siamo certi che il prossimo anno vederlo lì davanti con i più forti sarà una piacevole costante. AUDACE
VALENTINO ROSSI - VOTO 3
Col senno di poi si starà ancora mangiando le mani. Quella di Aragon sarebbe stata per Rossi, uomo della pioggia come pochi altri, l’occasione d’oro per bissare il successo di Misano e rosicchiare punti preziosissimi ai due della Honda. E invece che ti combina il nove volte campione del mondo? Un erroraccio da principiante, ecco cosa ti combina. Non possiamo definire diversamente un sorpasso all’esterno sul cordolo bagnato nei primi giri. Forse, dopo i problemi del venerdì e una qualifica non esaltante, non gli sembrava vero di essere di nuovo lì con gli altri a giocarsi la vittoria. Peccato, oggi contava rimanere in piedi, e a lui non è riuscito. INGORDO
ANDREA DOVIZIOSO - VOTO 4
Se Iannone è stato sfortunato, l’altro Andrea dell’altra Ducati è stato poco furbo. Quando la pioggia ha iniziato a venire giù a secchiate, si è lasciato condizionare dai primi che continuavano imperterriti la corsa. Se il Dovi avesse cambiato prima la moto sarebbe potuto salire sicuramente sul podio. Alla fine la moto l’ha cambiata, ma per salire sullo scooter dei commissari di pista. INSICURO
DANI PEDROSA - VOTO 3,5
Chi più di Dovizioso ha tentato miseramente di copiare dal più bravo della classe, senza capire che il secchione in questione per una volta stava andando fuori tema, e quindi inducendo all’errore anche lui, è il fido segugio Dani Pedrosa. In talento forse difetta, ma quanto a esperienza il piccolo Dani dovrebbe averne molta di più rispetto al giovane Marc, sicuramente abbastanza da capire quando arriva il momento di cambiare le gomme. Ma ad Aragon, chi per un motivo e chi per un altro, la lucidità pare l’abbiano lasciata nei motorhome, neanche nei box. In casa Hrc avranno molto da recriminare. SOPRAVVALUTATO
MARC MARQUEZ - VOTO 2
Alla conferenza stampa del giovedì aveva detto che doveva rischiare di meno. E meno male… La Honda pare abbia ingaggiato un ragioniere per spiegare al giovane Marc come si vincono i mondiali alle ultime gare, ma evidentemente era giapponese, perché pare che Marquez ci abbia capito molto poco di questa lezione di economia domestica. Se la caduta di Misano possiamo anche archiviarla pensando che «tanto una volta può capitare a tutti», quella di Aragon se l’è davvero cercata. Alla fine almeno lo ha ammesso d’aver fatto una cappellata e d’aver imparato la lezione. Lo speriamo per lui. Fortuna ha voluto che per terra ci siano finiti anche Pedrosa e Rossi, altrimenti parleremmo di mondiale riaperto. BISCHERO
JORGE LORENZO - VOTO 8
Giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per terra! Tutti tranne Jorge che quando arriva il momento di usare la testa, evidentemente ha la maturità, l’esperienza e la lucidità di farlo molto meglio dei suoi avversari. Bravo e fortunato, questa vittoria avrebbe lottato per raggiungerla anche in condizioni d’asciutto, ma guardando cosa hanno combinato gli altri sotto la pioggia il voto più alto se lo merita tutto. Novanta punti di ritardo da Marquez (292) sono davvero troppi, ma il secondo (217) e terzo (214) posto mondiale sono ora più vicini. Quattro secondi posti ed una vittoria nelle ultime cinque gare. Il più in palla di tutti. METRONOMO
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