Robben: «Sogno il Mondiale per la mia Olanda»
L’attaccante orange, dopo aver sfiorato il titolo 4 anni fa in Sudafrica, stavolta ci crede per davvero, ma ammonisce: «Ci vuole massima attenzione, arrivati a questo punto una minima attenzione e sei fuori».
RIO DE JANEIRO - Terminata la prima fase a gironi del Mondiale, è come sempre tempo di bilanci. Uno degli attaccanti più decisivi finora è stato senza dubbio Arjen Robben, uno dei protagonisti del Mondiale in Sudafrica che, a quattro anni di distanza, spera di potersi prendere la sua rivincita. A cominciare da domani, quando la sua Olanda si troverà a dover affrontare l'ostacolo Messico negli ottavi di finale. Nonostante il buon momento, suo e della squadra, l'attaccante del Bayern Monaco non sottovaluta le insidie che un Mondiale nasconde: «Una giornata negativa, un piccolo errore, una decisione sbagliata dell'arbitro possono significare dover fare le valige e tornare a casa - spiega Robben in una intervista a «Voetbal International» -. Dobbiamo cercare di ridurre al minimo le occasioni a nostro svantaggio e restare concentrati sull'obiettivo», spiega il calciatore 30enne che in carriera ha conosciuto momenti difficili come il gol negato dal portiere spagnolo Iker Casillas nella finalissima in Sudafrica con il punteggio ancora sullo 0-0, gara poi sbloccata da Andres Iniesta a 4 minuti dalla fine dei tempi supplementari.
STRADA SPIANATA FINO ALLA SEMIFINALE - La rivincita di quel match contro le Furie rosse è arrivata nella prima gara della fase a gironi con gli uomini di Van Gaal che si sono imposti per 5-1, un gol anche per Robben. Il numero 11 si è poi ripetuto contro l'Australia, 3-2 il risultato finale, e ha dato il suo contributo nel 2-0 contro il Cile. Alla sua terza Coppa del mondo Robben e l'Olanda hanno ora di fronte un cammino abbastanza agevole verso le semifinali, in caso di vittoria contro il temibile Messico, sfida in programma domenica allo stadio Castelao di Fortaleza, la formazione dei Paesi Bassi se la vedrà con la vincitrice della gara tra Costa Rica e Grecia, per poi eventualmente trovare l’Argentina di Messi in semifinale.