19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Calcio

Ancelotti promuove Inzaghi: «L’uomo giusto per il Milan».

Il re di Champions League, insignito del Premio Bearzot, non esclude un futuro azzurro: «Allenare la propria nazionale è un traguardo». Il Presidente del Coni Malagò: «Ancelotti testimonial ideale per il calcio».

ROMA - «Allenare la Nazionale del proprio paese è sempre un traguardo». L’ammissione, in realtà una specie di promemoria per il futuro della propria carriera, è di mister Champions League, al secolo Carlo Ancelotti. Il tecnico del Real Madrid campione d'Europa, è stato invitato oggi al Coni per ritirare il premio Enzo Bearzot promosso dall'Unione sportiva Acli.

«Per ora mi piace ancora troppo stare sul campo tutti i giorni, mi diverte tantissimo il rapporto quotidiano con la squadra. Quando tutto questo non mi entusiasmerà più chiamerò la Figc. A proposito – ha proseguito un allegro e sorridente Ancelotti - quando scade il contratto di Prandelli?».

INZAGHI, UOMO GIUSTO PER IL MILAN - Vista la strettissima attualità di uno dei club storici di Carlo Ancelotti, il Milan, inevitabile chiedere un suo pensiero sulla scelta di affidare la panchina rossonera a Filippo Inzaghi: «Pippo ha un entusiasmo straordinario, una grande voglia di fare e ha già maturato esperienza nel settore giovanile. Certamente ha tutte le caratteristiche per farlo. È conosciuto nell'ambiente e gli auguro buona fortuna con tutto il cuore».

Anche se a farne le spese è un altro grande condottiero del Milan ancelottiano, Clarence Seedorf: «Le caratteristiche le hanno tutti ma nessuno all'inizio ha esperienza, quella te la fai nel tempo. Per un allenatore è importante la conoscenza del gioco, poi c'è la pratica e la preparazione del tecnico. La cosa più complicata e lì e ci devi studiare, perché non hai conoscenze nella programmazione e nella preparazione».

PREMIO E BENEFICENZA — Ancelotti ha deciso di donare i 5.000 euro del Premio Bearzot alla Fondazione Borgonovo.

MALAGO': ANCELOTTI PERSONAGGIO POSITIVO - «Viva Carlo Ancelotti, una persona che in positivo riesce a coniugare i valori di una vittoria con quelli del sociale, di cui abbiamo veramente bisogno». Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commentando il trionfo di Carlo Ancelotti, capaci di vincere alla guida del Real Madrid la decima Champions League della gloriosa storia dei blancos. «In questo momento - ha aggiunto il numero uno del Comitato Olimpico - bisogna portare dei testimonial in positivo ai giovani, che per diverse ragioni smettono di fare sport. Conosco Carlo da ragazzo, siamo due coetanei del '59, quando mi hanno detto che il nome pensato per il premio era quello di Ancelotti sono stato felice ».