Italia, inizia l’avventura Mondiale. Prandelli: «Pensiamo da squadra».
Con il primo allenamento nel centro tecnico di Coverciano, è iniziata la marcia di avvicinamento degli azzurri ai mondiali in Brasile. Il ct Prandelli lancia un monito ai suoi ragazzi: «mettiamo da parte l’io e pensiamo a noi».
COVERCIANO - «Mettiamo da parte l'io e pensiamo a noi, alla squadra». Cesare Prandelli, ct della Nazionale, apre il raduno azzurro in vista dei Mondiali di Brasile 2014. A Coverciano hanno cominciato a lavorare i 30 pre-convocati. Da questo gruppo, usciranno i 23 che voleranno in Brasile. «Posso avere idee sui 23, ma mi auguro di avere tanti dubbi fino all'ultimo minuto. Vorrà dire che i 30 giocatori arrivati qui hanno voglia di godersi questo momento e di viverlo con gioia. I 30 giocatori, come poi i 23, devono essere una risorsa per noi, devono essere consapevoli che possono bastare pochi minuti per lasciare il segno. Mettiamo da parte l'io e pensiamo a noi, alla squadra», dice Prandelli nella prima conferenza stampa. «Da lunedì prossimo entreremo nei dettagli, in questi primi 3 giorni abbiamo programmato un lavoro particolarmente lungo», aggiunge.
PRIMO ALLENAMENTO A COVERCIANO, A PARTE I PORTIERI - Prima seduta di allenamento per la nazionale italiana a Coverciano. Il gruppo al completo si è ritrovato inizialmente negli spogliatoi dove il ct, in dieci minuti di chiacchierata, ha dettato alla sua rosa le regole di lavoro e comportamento dei primi giorni di lavoro a Coverciano. Azzurri poi in palestra e quindi sul campo, dove ogni calciatore è stato dotato di un cardiofrequenzimetro che ha registrato i dati fisico-atletici. Sul terreno centrale del centro tecnico federale a gruppi di quattro o cinque giocatori per volta, gli azzurri hanno svolto brevi giri di campo a ritmo alternato e dettato dai fischi del preparatore atletico Giovanbattista Venturati. La seconda parte dell'allenamento invece ha visto i giocatori spostarsi su uno dei campi periferici all'interno di Coverciano dove hanno svolto scatti sulla distanza di 30 metri circa, con tempi misurati attraverso delle telecamere dotate di cronometri. Lavoro a parte per i quattro portieri convocati, Buffon, Sirigu, Perin e Mirante, con il preparatore specifico Vincenzo Di Palma Esposito. A seguire l'intera seduta il vicepresidente della Figc Demetrio Albertini e il presidente dell'Aic Damiano Tommasi, mentre sulla tribuna centrale di Coverciano c'erano come spettatori i frequentanti del corso per ottenere il patentino di allenatore di prima categoria fra cui i campioni del Mondo Rino Gattuso e Simone Barone. A portare la sua benedizione alla rosa della Nazionale anche Don Massimiliano Gabricci, padre spirituale della Fiorentina e amico personale del ct Prandelli.
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