7 giugno 2023
Aggiornato 13:00
Calcio

Balotelli e Napoli nel mirino degli ultrà nerazzurri: curva dell’Inter ancora chiusa

Il giudice sportivo ha sanzionato pesantamente l’Inter dopo il derby di domenica durante il quale, dalla curva nord, sono partiti cori e insulti contro Balotelli e Napoli. Intanto non si placano le polemiche dopo la finale di Coppa Italia. Lotito: «Il Daspo a vita è solo un palliativo»; Zamparini: «Renzi ci dia un miliardo e la sicurezza la garantiamo noi».

MILANO - Ci risiamo! Non si fa in tempo a metabolizzare la folle notte dell’Olimpico e gli scontri prima della finale di Coppa Italia, che siamo di nuovo a dover commentare un grave atto di inciviltà da parte di una curva. Ancora una volta, protagonista è la Nord dell’Inter, nei confronti della quale il Giudice Sportivo è andato giù duro: ammenda di 50.000 euro alla società nerazzurra e Curva Nord chiusa. Il giudice sportivo «letta la relazione dei collaboratori della Procura federale nella quale, tra l'altro, si attesta che sostenitori della società neroazzurra al 1°, 4°, 18°, 26° e 33° del primo tempo avevano indirizzato al calciatore Mario Balotelli delle grida e dei cori ('buuh'), inequivocabilmente espressivi di 'discriminazione per motivi di razza' e che gli stessi al 39° del primo tempo avevano intonato il coro 'Napoli m…, Napoli colera, sei la vergogna dell'Italia intera...', tipicamente espressivo di 'discriminazione per motivi territoriali'; ritenuta la rilevanza disciplinare di tali comportamenti, per la loro 'dimensione' e 'percezione reale' in quanto i beceri cori sono stati intonati dalla quasi totalità dei presenti (oltre 4.000 persone) nel settore denominato 'secondo anello verde' e sono stati perfettamente percepiti dai collaboratori della Procura federale, collocatisi in corrispondenza della zona centrale del campo e dei settori denominati 'Curva Nord e 'Curva Sud'; considerato che i tifosi nerazzurri responsabili di tale comportamento anche in occasione delle gare casalinghe sono soliti occupare prevalentemente il medesimo settore, come accertato dai collaboratori della Procura federale e riscontrato in precedenti circostanze; delibera di sanzionare l'Inter con l'ammenda di 50.000 euro e con l'obbligo di disputare una gara con il settore denominato 'secondo anello verde Curva Nord' privo di spettatori».

FOLLIA ULTRÀ, LOTITO: DASPO A VITA SAREBBE PALLIATIVO - Non si placano intanto le polemiche a seguito degli incidenti di sabato sera prima della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina. Claudio Lotito, il primo presidente a giungere oggi via Rosellini per l'assemblea della Lega Calcio, si è intrattenuto con i giornalisti per denunciare l'eccessivo potere dei tifosi nel calcio italiano: «Qui non si tratta di essere primo o ultimo, qui si tratta, nell'interesse del sistema, di stabilire delle regole che chiariscano una distinzione fondamentale tra i tifosi che rispettano le regole e chi invece è un delinquente-tifoso e va trattato con il codice penale. E' un problema di legalità che investe tutto il sistema. Si può riuscire a risolverlo, è un problema di volontà e di cultura perchè finora ha fatto comodo questo metodo ad alcuni interpreti all'interno del sistema per consenso elettorale o per mettere pressione, condizionamento e minacce ai club anche per i contratti dei calciatori. Bisogna che il governo si assuma le sue responsabilità e metta le società nelle condizioni di poter svolgere la propria attività liberamente e poi chi sbaglia paga. Tolleranza zero». Lotito appare dubbioso sulla proposta del Daspo a vita. «E' un palliativo. Serve la prevenzione sui giovani e maggiore attenzione anche da parte dei mezzi d'informazione. Va cambiato l'atteggiamento delle persone e le persone perbene devono emarginare certi atteggiamenti».

ZAMPARINI: RENZI CI LASCI UN MILIARDO E GARANTIAMO SICUREZZA - «La Serie A paga un miliardo di tasse ogni anno. Io propongo a Renzi di lasciarci quel miliardo e alla sicurezza ci pensiamo noi». Il Presidente del Palermo Maurizio Zamparini risponde così al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il quale ha affermato che le società di calcio dovranno prendersi cura del pagamento dell'ordine pubblico. «Renzi pensi a far funzionare lo Stato che noi cittadini funzioniamo gia' benissimo», aggiunge il numero uno del club rosanero. Zamparini si dice poi d'accordo con le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò che ha proposto di copiare il modello Thatcher nella lotta contro i violenti. «Bisogna fare come hanno fatto in Inghilterra negli anni '80, dove hanno risolto il problema in pochi anni. Gli stadi inglesi sono un modello di civiltà e sportività e sarebbe bello se anche i nostri diventassero così, ma dubito che ci riusciremo mai, perchè qui da noi non siamo capaci di far funzionare niente».