Argentina eliminata ai quarti dall'Uruguay
La Celeste di Oscar Washington Tabarez vince ai rigori (5-4). Batista: «Dimissioni? Nemmeno per idea»
SANTA FE - Finisce con i giocatori dell'Argentina che escono dal campo a testa bassa. E con gli uruguaiani che fanno festa per una qualificazione storica. Dopo la vittoria del Perù sulla Colombia, anche il secondo quarto di finale della Coppa America regala una clamorosa sorpresa. L'Argentina di Messi, padrona di casa e favorita per il titolo, si deve arrendere all'Uruguay: la Celeste di Oscar Washington Tabarez vince ai rigori (5-4) dopo che i tempi regolamentari e supplementari si erano conclusi sull'1-1. Al vantaggio di Perez al 5', aveva replicato Higuain al 17'. Determinante, nella serie di tiri dal dischetto, l'errore di Tevez che si fa parare la conclusione da Muslera. Ora l'Uruguay in semifinale affronterà il Perù.
A Santa Fe la partita regala subito grandi emozioni. Passano cinque minuti e l'Uruguay è già in vantaggio: punizione dalla trequarti di Forlan per la testa di Caceres, Romero respinge ma Perez può ribadire a rete da pochi passi. La reazione dell'Argentina non si fa attendere: al 17' lampo di Messi, che taglia la difesa uruguaiana con un movimento dei suoi, palla per Higuain che di testa non dà scampo a Muslera. Lo stesso Higuain, sempre su assist di Messi, va ancora a segno al 29' ma l'arbitro, il paraguaiano Amarilla, annulla per fuorigioco. La gara sembra mettersi in discesa per l'Argentina quando Perez al 38' si fa espellere per somma di ammonizioni. La parità numerica sarà ristabilita solo all'86' quando anche Mascherano guadagnerà anzitempo la via degli spogliatoi. All'89' è Muslera a compiere un doppio miracolo, respingendo con i piedi una punizione di Tevez e con il corpo la successiva ribattuta di Higuain da due passi.
I supplementari sono a senso unico: Seleccion avanti a testa bassa, Uruguay stanco e tutto raccolto davanti a Muslera. Higuain viene fermato dal palo, Messi ha un paio di buone occasioni, ma le spreca e si dispera. Si va ai rigori. Segnano tutti, tranne Tevez: il suo destro viene intuito da Muslera. Per l'Argentina di Batista è la fine, per l'Uruguay la festa può cominciare, in attesa del Perù. .
Notte di lacrime per l'Argentina, eliminata ai quarti di finale di Coppa America. In semifinale ci va l'Uruguay e la Seleccion deve masticare amaro un'altra volta: non vince il trofeo dal 1993, in casa addirittura dal 1959.
Nonostante la delusione, il commissario tecnico della Seleccion, Sergio Batista, non perde la calma: «L'idea di rinunciare non mi passa nemmeno per la testa âÇô risponde in conferenza stampa dopo il match ai giornalisti che gli chiedono se intende rassegnare le dimissioni -. Bisogna continuare a lavorare, pochi mesi fa ho firmato un contratto con la Federazione e d'altra parte ho un progetto di lavoro con la Nazionale che continuerò a portare avanti».
«Non direi che quello contro l'Uruguay è un fallimento conclude Batista -. E' vero, non siamo riusciti a raggiungere il risultato al quale puntavamo: fallimento è però una parola troppo forte. Ora continueremo ad andare avanti, il mio lavoro con la Seleccion è iniziato cinque-sei mesi fa. Ovviamente non posso dire di essere contento, ma proseguiremo a lavorare: la cosa più importante è il prossimo Mondiale (nel 2014 in Brasile, ndr)». E' rimasto senza parole, invece, Lionel Messi: il fuoriclasse del Barcellona ha lasciato lo stadio di Santa Fe senza rilasciare dichiarazioni.