19 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Sudafrica 2010

Ai mondiali brillano le stelle di scorta

La Fifa verso la svolta storica. Il «fallimento» degli arbitri lancia l'era della tecnologia

JOHANNESBURG - Il primo Mondiale africano si è chiuso con un podio tutto europeo e con il primo trionfo della Spagna. Ma la Coppa del Mondo di Sudafrica 2010 resterà nella storia del calcio anche per il flop delle stelle più attese, per lo spettacolo mancato anche a causa di un pallone incomprensibile, per la disastrosa avventura dell'Italia di Marcello Lippi e, soprattutto, per il grande ripensamento della Fifa. A pochi mesi dai Mondiali chiusi ieri il presidente della Fifa, Sepp Blatter, aveva assicurato che il calcio sarebbe rimasto nel suo immobilismo rifiutando l'introduzione di qualsiasi mezzo tecnologico a supporto degli arbitri. Una convinzione, quella di Blatter, deragliata nel bel mezzo di un torneo alterato da gravi sviste arbitrali, molte delle quali decisive ai fini delle eliminazioni di nazionali attesissime come l'Inghilterra di Fabio Capello o meno accreditate come il sorprendente Messico.

La federazione ora lavorerà quantomeno sul fronte dell'introduzione di sistemi pensati per eliminare i gol fantasma, magari riprendendo quello progettato in Italia dal Cnr e proposto senza successo dalla Figc per una sperimentazione mai avviata. La vera sfida, tuttavia, resterà quella legata alla moviola in campo. Per l'Italia, invece, la sfida si chiama Cesare Prandelli. Il nuovo Ct è stato chiamato dalla Figc a ricostruire il gruppo azzurro dalle macerie del Lippi-bis: quattro anni dopo il trionfo di Berlino la nazionale italiana è uscita a testa bassa dal torneo toccando il punto più basso nella sua storia. Fuori nella prima fase senza una sola partita vinta.

E' finita in tono minore, anche se non così presto, l'avventura delle star più attese, rimpiazzate nel firmamento del torneo da stelle di riserva - ma comunque di primissima qualità - come David Villa, Wesley Sneijder e Xavi Hernandez. Il Pallone d'Oro Leo Messi ha salutato il Mondiale con l'Argentina di Maradona incassando un durissimo 4-0 nel quarto di finale con la Germania, protagonista nel turno precedente dell'eliminazione dell'Inghilterra di Capello, tradita da un Wayne Rooney irriconoscibile. Negativa anche l'avventura di Cristiano Ronaldo, eliminato con il Portogallo nell'ottavo di finale perso 1-0 con la Spagna, mentre le nazionali africane hanno deluso: Sudafrica, Algeria, Nigeria, Camerun e Costa d'Avorio sono uscite nella prima fase, mentre l'avventura del Ghana si è infranta ai rigori nel quarto di finale con l'Uruguay. Tra quattro anni si volerà in Brasile, dove la Selecao padrona di casa - altra grande delusa di questo Mondiale - andrà a caccia del suo sesto titolo iridato.