19 marzo 2024
Aggiornato 03:30
Mondiali 2010

«Non è tutta colpa di Capello»

I giornali inglesi se la prendono con i giocatori della nazionale dopo la brutta figura di ieri con un misero 0-0 con l'Algeria

LONDRA - Gli inglesi sono devastati dopo la brutta figura della nazionale che ieri ha rimediato un misero 0-0 con l'Algeria, secondo pareggio in Sudafrica dopo l'1-1 dell'esordio con gli Stati Uniti. Le squadre della vecchia Europa si staranno anche sgretolando tutte (si veda la Francia, la Germania ieri ha perso e l'Italia per ora ha solo un pareggio) ma i supporters si aspettavano molto di più dai loro talenti e anche da mister Fabio Capello. La squadra può ancora qualificarsi se batte la Slovenia. Certo però rischia grosso. E «Da qualche parte sulla strada fra Andorra e Croazia, Ucraina eccetera Capello si è perso la squadra che si qualificò con tanto stile» scrive The Independent per cui l'Inghilterra di ieri sera è «il peggior incubo collettivo della nazione».

Non è tutta colpa del mister: «La casa costruita da Capello è infestata dai fantasmi, dai 44 anni di fallimenti che aveva promesso di cancellare, ma l'amara verità è che la squadra sembra aver bisogno più di un esorcista che di un allenatore». Il problema è anche l'incapacità di rendere di grandi talenti come Wayne Rooney e Gerrard. L'Independent si chiede se l'approccio di Capello verso i campioni sia quello giusto, «ha davvero saputo estrarre il massimo dai suoi giocatori? Nessuno sembrava chiederselo più di lui ieri sera.

» Secco il tabloid The Sun che si rivolge brevemente all'ex allenatore, il criticatissimo Eriksson: «Sorry Sven... Pare che dopotutto il tuo regno sia stato il momento d'oro degli ultimi 40 anni». Il tabloid Mirror tuttavia se la prende soprattutto coi giocatori e pubblica le foto di un Rooney piangente che dice alle telecamere «bello sentirti fischiare dai tuoi tifosi!» prima di lasciare il campo. Quanto a Capello «ha passato 94 minuti di frustrazione a urlare istruzioni ai suoi spenti giocatori. Ma anche la furia dell'italiano dal carattere luciferino, che ieri compiva 64 anni, non è riuscita a ispirare l'Inghilterra».

Sconfortato il Guardian. «Fabio Capello avrebbe dovuto riportare la speranza all'Inghilterra; invece abbiamo visto un secondo pareggio quasi comicamente inguardabile». La vergogna nazionale è cocente: si riflette negli occhi di David Beckham anche lui fischiato dai tifosi, in quelli dei principi William e e Harry in tribuna. E il Guardian fa qualche considerazione fra l'economico e il caustico: Capello aveva insistito perchè i giocatori guardassero «La Battaglia di Algeri» di Gillo Pontecorvo ma invece di ispirarsi, «una volta di più, diretti dal loro allenatore da 6 milioni di sterline, hanno giocato come se la sceneggiatura fosse stata scritta da un comico senza talento». Il campionato, conclude il quotidiano, vede anche momenti di fortunato nepotismo: il genero di Maradona, Sergio Aguero, ha messo lo zampino in due dei gol dell'Argentina alla Corea del Sud. «Peccato che il figlio di Capello, Pierfilippo, faccia l'avvocato e in quanto cittadino italiano non abbia i requisiti per salvare l'Inghilterra dal buco in cui si è ficcata».