Pari-talismano per gli azzurri
Nell'ultimo test prima della partenza 1-1 con la Svizzera (come accadde nell'82). Segnali incoraggianti da «Italia riserve» nella prova generale
MONDIALI - L'Italia di scorta offre segnali incoraggianti e si prepara alla partenza per il Sudafrica mettendo in valigia un bel talismano. L'1-1 ottenuto ieri con la Svizzera a Ginevra per gli azzurri è qualcosa in più di un pareggio nell'ultimo test prima dei Mondiali. Prima degli ultimi due successi ai Mondiali, quelli del 1982 e nel 2006, gli azzurri hanno sempre ritoccato la preparazione pareggiando con i rossocrociati: in entrambe le occasioni per 1-1 e sempre a Ginevra (il 28 maggio 1982 nell'ultimo test prima dei Mondiali in Spagna e il 31 maggio 2006 nella penultima uscita prima del debutto nella kermesse iridata tedesca). Al di là del dato scaramantico va detto che la nazionale scelta dal Ct Marcello Lippi per questa prova generale si è comportata meglio di quella lenta e priva di idee superata per 2-1 dal Messico. Imbottita di seconde linee la squadra azzurra non ha mostrato un calcio accattivante ma comunque ha dato segnali di ripresa sul piano atletico, offrendo dati incoraggianti in vista dell'avventura iridata.
UN'ALTRA ITALIA - Rispetto alla prova incolore offerta contro il Messico quella di Ginevra sembra subito un'altra Italia. I rifornimenti a Giampaolo Pazzini sono scarsi, ma almeno gli azzurri mostrano un certo dinamismo e voglia di fare. Il copione sembra però identico a quello di Bruxelles, visto che al 10' Gokhan Inler salta Riccardo Montolivo con un bel dribbling e di sinistro, da circa 18 metri, batte Riccardo Marchetti. La nazionale di Lippi incassa ma rialza subito la testa, conquistando il pareggio al 14' con Fabio Quagliarella, che segna di testa su un cross di Montolivo. I problemi non mancano, visto che la Svizzera in un paio di occasioni va vicina al raddoppio, ma l'Italia c'è e ha la grinta di Rino Gattuso: nel vocabolario del mediano del Milan il termine 'amichevole' non sembra esistere, visto che in un paio di occasioni ci scappa anche qualche momento di tensione con gli avversari.
IL CASO PIRLO - Lippi, a caldo, si è detto abbastanza soddisfatto del risultato, anche se il mister deve affrontare l'avvio del Mondiale senza l'apporto di Andrea Pirlo, infortunato. Pirlo, alle prese con una lesione muscolare di secondo grado al polpaccio sinistro, è tornato a Milano per iniziare una vera e propria corsa contro il tempo, fatta di cure giornaliere e controlli costanti. Il medico della nazionale azzurra, Enrico Castellacci, si è detto «preoccupato» e ha spiegato che il metronomo della nazionale sarà costretto ad uno stop di 15-20 giorni.
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