29 marzo 2024
Aggiornato 07:00
Calcio

Italia battuta e delusa Euro 2016 in Francia

Prevale la candidatura francese sostenuta direttamente da Sarkozy. Chiellini: «Una botta al calcio italiano»

GINEVRA - L'Uefa ha assegnato alla Francia l'organizzazione degli Europei del 2016. La decisione è stata presa oggi a Ginevra dall'esecutivo della confederazione europea. La Francia batte le candidature concorrenti di Italia e Turchia. La Federcalcio italiana esce nuovamente sconfitta dopo il fallimento della candidatura agli Europei del 2012, assegnati a Polonia ed Ucraina.

CHIELLINI - Una botta per il calcio italiano. «Non la meritiamo», dice Giorgio Chiellini, difensore della Nazionale. «L'organizzazione dell'Europeo avrebbe rilanciato il calcio italiano. Un torneo del genere porta nuovi introiti, favorisce la costruzione degli stadi con i finanziamenti», dice Chiellini dal ritiro del Sestriere. «Dovevamo già organizzare l'Europeo del 2012. Senza togliere nulla alla Francia».

DELUSIONI - L'Italia deve assorbire così la seconda delusione consecutiva: per l'edizione del 2012, infatti, la candidatura italiana era stata battuta da quella congiunta di Polonia ed Ucraina. E la delusione diventa ancora più marcata perché la candidatura italiana è stata subito perdente: esclusa al «primo turno» con 23 voti, contro i 39 della Turchia e i 41 della Francia. Il verdetto finale è uscito dunque da un ballottaggio tra Turchia e Francia. E quest'ultima ha prevalso per un solo voto, segno che il dossier turco era di alto livello.

PLATINI: «LA FRANCIA NE AVEVA BISOGNO» - L'assegnazione degli Europei del 2016 alla Francia rappresenta «un grande sollievo per il calcio francese», che «aveva bisogno» del torneo «per rifare i propri stadi», ma anche la prova che l'Uefa non è governata da un presidente-despota. Lo ha detto il presidente dell'Uefa, il francese Michel Platini, dopo la decisione presa oggi a Ginevra. Platini ha affermato che le necessità della Francia in fatto di impianti sono simili a quelle «dell'Italia» al fine di «competere con gli altri Paesi».
Il presidente dell'Uefa, che non ha preso parte al ballottaggio finale in cui la Francia ha sconfitto la Turchia con un voto di scarto sulle tredici preferenze espresse, ha poi manifestato la sua imparzialità: «Sono molto amico dei turchi, ho un nome italiano e ho giocato tutta la carriera in Francia (e alla Juventus; ndr). E' difficile», ha detto. «c'erano tre candidature eccezionali, questa elezione è la prova che l'Uefa è democratica. Se il presidente fosse un despota il risultato sarebbe 13-0-0».