6 ottobre 2024
Aggiornato 21:00
Candidature Olimpiadi 2020

Venezia: su decisione indiscrezioni infondate

«Valutazione rimessa solo al Coni. La città dispone di una capacità ricettiva che va ben oltre gli standard minimi richiesti dal CIO»

VENEZIA - A seguito di alcune indiscrezioni apparse oggi sui alcuni giornali, relative ad una presunta avvenuta decisione finale da parte del Coni sulla scelta di Roma quale rappresentate italiana candidata all'organizzazione delle Olimpiadi del 2020, il Comitato promotore della candidatura di Venezia risponde ricordando «che nessuna decisione è stata presa», visto che la commissione di valutazione tecnica si riunirà solo il 17 maggio, e che «le motivazioni alle quali si fa riferimento appaiono prive di fondamento tecnico», e quindi certamente non espresse dalla stessa «commissione o da altri organi del comitato olimpico».

LA NOTA - Venezia 2020 ribadisce oggi che la città «dispone nell'area olimpica di una capacità ricettiva che va ben oltre gli standard minimi richiesti dal CIO, ben oltre quella offerta da Roma, che non sono 28 mila, ma 18 mila il numero degli operatori dell'informazione attesi nei 16 giorni di gara, che le attuali stime di visitatori per i Giochi non arrivano neanche lontanamente ai 3 milioni citati nell'articolo». Alle Olimpiadi di Pechino 2008, osserva il comitato Venezia 2020, «sono stati registrati meno di 2 milioni di spettatori». Nessun problema per Venezia nemmeno in ambito Paralimpico, «visto che il 90 percento delle gare si terrebbe nelle medesime sedi dei Giochi Olimpici, che la totalità degli atleti soggiornerebbe nel Villaggio Olimpico, che per definizione è completamento dotato di tutte le misure di accessibilità», ma che, soprattutto, «a Venezia sono in programma interventi strutturali per circa 100 milioni di euro per rendere accessibile la città a persone diversamente abili o con problemi di mobilità».

Infine, il Comitato, presieduto dal sindaco di Venezia e istituito, oltre che dal comune di Venezia, dalla Regione del Veneto, dalle città di Padova e Treviso e dalla Confindustria Veneto, a cui hanno aderito formalmente i capoluoghi di Provincia veneti e il sistema camerale regionale, «ribadisce la determinazione a proseguire nella candidatura di Venezia a rappresentare l'Italia nella corsa alle Olimpiadi del 2020, convinti che Venezia2020 costituisca il miglior partner possibile per il Coni per intraprendere congiuntamente con successo il lungo percorso per riportare, dopo Roma 1960, i Giochi nel nostro paese».