20 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Sport. Doping

Sotto inchiesta medico canadese che in passato ha lavorato con Tiger Woods

Complesso caso seguito dagli Stati Uniti e il Canada. Il New York Times cita il golfista

WASHINGTON - Il medico canadese che in passato si è preso cura del golfista Tiger Woods e di altri professionisti di alto calibro, è sotto inchiesta presso una commissione comune statunitense-canadese con l'accusa di avere fornito ai suoi assistiti sostanze dopanti. Le autorità canadesi hanno arrestato il dottor Anthony Galea lo scorso ottobre, quindi successivamente nell'inchiesta è entrato anche l'FBI. La notizia non è stata ancora confermata e a riportarla per primo è stato il New York Times, ma ieri a Toronto l'avvocato di Galea ha convocato una conferenza stampa per smentire.

L'avvocato ha specificato che al suo assistito verranno contestati venerdì in un tribunale canadese tre capi d'accusa, ma ha negato di essere a conoscenza del coinvolgimento dell'FBI. L'avvocato non ha specificato quali saranno i capi d'accusa contestati al medico. La polizia canadese ha reso noto di avere eseguito l'arresto del 15 ottobre nell'ambito di una ricerca condotta dall'istituto di medicina per lo sport e la salute di Toronto. L'indagine su Galea era nata quando il suo assistente fu fermato al confine con gli Stati Uniti e fu trovato in possesso di una borsa appartenente al medico e contenente ormone della crescita e un altra sostanza vietata negli Usa.

L'avvocato ha spiegato che Galea usava l'ormone della crescita sui suoi pazienti non atleti e over 40 per migliorare la loro qualità di vita. L'FBI - ha rivelato una fonte anonima al Times - avrebbe invece aperto la sua inchiesta sulla base dei file trovati nel computer di Galea e relativi a diversi atleti professionisti. La fonte non ha fatto i nomi degli atleti presenti nel computer del medico canadese, ma il Times ricorda che il medico ha fatto visita a casa di Woods almeno quattro votle tra febbraio e marzo 2009, ufficialmente per fornire una cura del sangue dopo che il management del golfista aveva espresso preoccupazione per il troppo lento recupero dell'atleta dall'operazione al ginocchio subita nel giugno del 2008.

In una e-mail inviata all'Associated Press, l'agente Mark Steinberg nega però che il management di Woods «abbia mai raccomandato il dottor Galea» per prestare cure a Woods e che quindi «quello che scrive il NY Times è falso». Secondo l'avvocato di Galea, quindi, il caso del suo assistito è assurto alle cronache internazionali solo per il presunto legame con Woods, a sua volta in questo momento «facile bersaglio per ogni tipo di scandalo».