19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Misteri in oncologia

Il tumore al cervello inoperabile sparisce all’improvviso: bambina di 11 anni guarisce di colpo

Una bambina di 11 anni con un tumore inoperabile al cervello guarisce improvvisamente: il tumore è scomparso senza lasciare traccia, lasciando però i medici sconcertati

Ragazzina con la mamma - immagine rappresentativa
Ragazzina con la mamma - immagine rappresentativa Foto: Yuganov Konstantin Shutterstock

I medici sono rimasti letteralmente sconcertati dopo aver constatato che il tumore inoperabile al cervello che aveva colpito una ragazzina di 11 anni, e che l’aveva praticamente condannata a morte, è scomparso da sé all’improvviso – e senza lasciare traccia.

La diagnosi di tumore al cervello

Alla piccola Roxli Doss era stato diagnosticato, lo scorso giugno, un glioma pontino intrinseco diffuso, o DIPG, un tumore aggressivo pediatrico che si sviluppa nel tronco encefalico. A quanto se ne sa oggi, questo tipo di tumore, oltre a essere un tipo piuttosto raro, ha in genere conseguenze devastanti per i malati. Tra queste vi sono una diminuzione drammatica della vista, della capacità di deglutire, di parlare e persino di respirare.

La scoperta

I medici, dopo la diagnosi avevano avvertito i genitori di Roxli, Gena e Scott Doss, che il suo tumore era inoperabile. Restava soltanto un trattamento con radioterapia, che tuttavia non sarebbe stato risolutivo. Ma quando all’inizio di dicembre i medici hanno sottoposto Roxli a una scansione con risonanza magnetica per immagini (MRI), per verificare lo stato del tumore, sono rimasti esterrefatti nel constatare questo era letteralmente scomparso. Già. Non c’era più. «Quando ho visto per la prima risonanza magnetica di Roxli, in realtà è stato incredibile. Il tumore non era rilevabile sulla risonanza magnetica, il che è davvero insolito», ha commentato ai media locali la dott.ssa Virginia Harrold, del Dell Children’s Medical Center in Austin, Texas, dove Roxli è stata presa in cura.

Una diagnosi certa

A chi aveva avanzato dei dubbi sulla prima diagnosi, ipotizzando che si trattasse di un errore, la dott.ssa Harrold ha sottolineato che la presenza del glioma pontino intrinseco diffuso era stata confermata da quattro diversi medici, tra cui quelli della Johns Hopkins Medical Center, il che significa le probabilità che fosse una diagnosi errata erano quasi impossibili. Le scansioni eseguite su Roxli prima e dopo la risonanza magnetica mostrano il tumore ben visibile nel cervello della ragazzina.

La gioia di tutti

Come si può ben comprendere, la notizia che il tumore di Roxli era scomparso è giunta non solo inaspettata, ma ha portato grande gioia in famiglia. Un regalo di Natale che mai più ci si sarebbe aspettati. Ora Roxli dovrà essere sottoposta a un ciclo di trattamento con immunoterapia per precauzione, ma il peggio pare dunque passato.