26 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Morbillo

Morbillo, tutto ciò che dovresti sapere: sintomi, cure e vaccino

Tutto ciò che bisogna sapere sul virus che sta ancora flagellando molto bambini, giovani e adulti

Morbillo, sintomi e cure
Morbillo, sintomi e cure Foto: OneSideProFoto | Shutterstock Shutterstock

Di morbillo si è sempre parlato. Ma negli ultimi anni sta occupando parecchia attenzione, specie tra le pagine dei giornali. Si tratta di una malattia altamente contagiosa che ogni anno provoca il decesso di circa 100.000 persone in tutto il mondo. Nonostante la cifra sembri molto elevata, è bene ricordare che prima della diffusione del vaccino si contavano ben due milioni di decessi ogni anno – soprattutto in Africa e nel Sud-Est Asiatico. In Italia sono stati rilevati solo nel 2017, ben 1.387 casi di morbillo. Circa il 22% del totale in tutta Europa. Ciò significa che il nostro paese ha una media ben più alta rispetto agli altri, esclusa la Romania. Ecco tutto ciò che c’è da sapere su questo temibile virus.

La cause del morbillo
Il morbillo è provocato da un virus appartenente famiglia Paramyxoviridae e al genere Morbillivirus. Si tratta di un patogeno a RNA con filamento singolo, non segmentato. Il suo genoma è in grado di codificare sei proteine ​​strutturali e due proteine ​​non strutturali. Le proteine ​​strutturali sono la nucleoproteina, la fosfoproteina, la matrice, la fusione, l’emoagglutinina (HA) e la grande proteina. Tra queste, solo l’emoagglutinina è responsabile dell'attaccamento del virus alla cellula ospite.

Come avviene il contagio da morbillo
In genere si può contrarre il morbillo a causa di minuscole goccioline di saliva o provenienti da starnuti emessi da una persona contagiosa. Più raro, ma non impossibile, che si possa venir contagiati dopo aver toccato degli oggetti infetti. È importante sottolineare che si può infettare un’altra persona ancor prima di aver scoperto di essere affetti dalla malattia (fino a un massimo di tre giorni prima dell’inizio dei sintomi) o dopo la guarigione (fino a 7 giorni dopo la comparsa dell’esantema). L’incubazione media è di circa 10-12 giorni.

Sintomi del morbillo
Non sempre i sintomi iniziali fanno pensare al morbillo, i primi giorni, infatti, i segni potrebbero essere atipici: raffreddore, tosse secca, occhi che lacrimano o arrossati, stanchezza, irritabilità, dolori muscolari e febbre molto alta. Solo un paio di giorni dopo può comparire l’esantema tipico: piccole macchie grigio-bianche all’interno della bocca (macchie di Köplik), eruzione cutanea maculo-paulare di colore rosso. È molto facile che le prime papule si evidenzino nel retro delle orecchie e vicino all’attaccatura dei capelli. In breve tempo si diffondono alla testa e al collo e in tutto il resto del corpo. L’esantema ha una durata media di 7 giorni e al termine la pelle assiste a una sorta di desquamazione.

Diagnosi di morbillo
Quando si sospetta la presenza di morbillo, il medico deve richiedere un tampone faringeo o nasofaringeo, allo scopo di eseguire il test della polimerasi a reazione a catena (PCR), urine per test PCR, sierologia in fase acuta (immunoglobuline M [IgM] e G [IgG]) e convalescente  (IgG fatto 7-10 giorni dopo la comparsa dell'eruzione cutanea). I casi confermati dal laboratorio devono essere segnalati.

Cosa accade al nostro organismo quando siamo infettati dal virus?
«Il virus inalato dalle goccioline inizialmente infetta i linfociti del tratto respiratorio, le cellule dendritiche e i macrofagi alveolari. Si diffonde quindi al tessuto linfoide adiacente e si diffonde attraverso il flusso sanguigno con conseguente viremia e diffusione agli organi distanti. Il virus che risiede nelle cellule dendritiche e nei linfociti si trasferisce alle cellule epiteliali delle vie respiratorie che vengono liberate ed espulse come goccioline respiratorie durante la tosse e gli starnuti, infettando gli altri e perpetuando il ciclo. L'infiammazione iniziale porta a sintomi di corizza, congiuntivite e tosse. La comparsa della febbre coincide con lo sviluppo della viremia. L'eruzione cutanea si verifica dopo la disseminazione ed è dovuta a infiltrati perivascolari e linfocitari. Durante la fase prodromica il virus del morbillo deprime l'immunità dell'ospite sopprimendo la produzione di interferone attraverso le sue proteine ​​non strutturali, V e C. L'aumento della replicazione virale innesca quindi sia le risposte immunologiche umorali che cellulari. La risposta umorale iniziale consiste nella produzione di anticorpi IgM, che è rilevabile da 3 a 4 giorni dopo la comparsa dell'eruzione e può persistere per 6-8 settimane. Il virus del morbillo è noto per indurre immunosoppressione che può durare per settimane o mesi, persino anni. Ciò causa una maggiore suscettibilità alle infezioni batteriche e di altro tipo. Mentre i meccanismi che causano questo fenomeno non sono chiari, si ipotizza che l'infezione del morbillo induca la proliferazione di linfociti specifici del morbillo che sostituiscono le cellule di memoria precedentemente stabilite causando "amnesia immune». Ciò si traduce in una maggiore suscettibilità dell'ospite alle infezioni secondarie, portando alla maggior parte della morbilità e della mortalità associate al morbillo. Gli anticorpi IgG neutralizzanti contro l'emoagglutinina sono responsabili dell'immunità permanente poiché bloccano i recettori delle cellule ospiti dal legame con il virus», spiegano alcuni scienziati del Rutgers New Jersey Medical School e del Southern Illinois University.

Le cure per il morbillo
Al momento, non esiste alcuna cura valida per debellare il morbillo. L’unica cosa da fare è quella di riposare, bere tanto per garantire un’ottima idratazione, e utilizzare antipiretici per ridurre la febbre. Gli antibiotici non servono a niente a meno che il soggetto non abbia sviluppato infezioni batteriche secondarie – come, per esempio, la polmonite. In tali casi potrebbe essere richiesta l’ospedalizzazione.

Le complicanze del morbillo
l morbillo rimane una causa comune di cecità, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. I tassi di complicanze sono più alti i bambini di età inferiore ai cinque anni e di età superiore ai 20 anni. Il rischio encefalite si presente più nei giovani adulti che nei bambini. Tra le varie complicanze ricordiamo anche i disordini da immunodeficienza, malnutrizione e carenza di vitamina A. «Le complicazioni – si legge sul portale dell’Istituto Superiore della Sanità - sono relativamente rare, ma il morbillo è pur sempre responsabile di un numero compreso tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite. Le complicazioni sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti (infiammazioni del cervello). Si riscontrano più spesso nei neonati, nei bambini malnutriti o nelle persone immunocompromesse».

Come proteggersi
Al momento, l’unico modo per proteggersi dal virus è quello di eseguire il vaccino quadrivalente: morbillo, parotite, rosolia e varicella. E’ importante sottolineare che è stato ampiamente smentito il legame tra questo tipo di vaccino e l’insorgenza dell’autismo. La prima dose del vaccino viene somministrata entro il 24° mese di vita, preferibilmente al 12-15° mese. Il richiamo viene effettuato entro i 12 anni (preferibilmente entro il 5 anno). I primi mesi di vita il neonato è generalmente protetto dagli anticorpi dalla madre se ha contratto il virus in passato. Trattandosi di un vaccino contente virus vivi attenuati, «la vaccinazione non viene effettuata negli individui con deficit immunitario o sotto terapia immunosoppressiva (corticoidi, antineoplastici, antirigetto), né, per precauzione, nelle donne gravide o che desiderano esserlo nel mese successivo. Invece, è consigliato alle persone infette da Hiv che non hanno ancora sviluppato l’Aids».

Fonti scientifiche

[1] J Infect Dis. 2004 May 1;189 Suppl 1:S4-16. The clinical significance of measles: a review. Perry RT1, Halsey NA.

[2] CMAJ. 2014 Apr 1; 186(6): 450. doi:  [10.1503/cmaj.130958] PMCID: PMC3971032 PMID: 24418985 Measles Derek R. MacFadden, MD and Wayne L. Gold, MD

[3] Measles -MedLine Plus

[4] Measles and Mumps Tests – MedLinePlus

[5] Lancet. 2017 Dec 2;390(10111):2490-2502. doi: 10.1016/S0140-6736(17)31463-0. Epub 2017 Jun 30. Measles. Moss WJ1.

[6] Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2018 Jan-. Measles Noah P. Kondamudi; James R. Waymack. Noah P. Kondamudi1; James R. Waymack2.  Rutgers New Jersey Medical School  Southern Illinois University

[7] Morbillo - Epicentro - ISS