25 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Morbillo in Italia

Morbillo, con i due morti in Sicilia si arriva a 6 nel 2018

Secondo il bollettino dell'ISS, il trend del morbillo in Italia è in calo, ma gli ultimi due morti della stagione passata portano a 6 il totale, entrambi erano adulti non vaccinati

Morbillo
Morbillo Foto: phichet chaiyabin | shutterstock.com Shutterstock

Quella del morbillo è una faccenda strana. C’è chi la ritiene una malattia pericolosa, da tenere sotto controllo con anche la vaccinazione e chi, per contro, organizza addirittura dei ‘party’ in cui potersi ammalare. Senza entrare nel merito della discussione e delle scelte personali, fatto sta che il morbillo in Italia nel 2018 ha causato la morte di 6 persone e il contagio di oltre 2.000 persone. Sono i numeri pubblicati sull’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in cui si tirano le somme dell’incidenza del morbillo in Italia dal 1° gennaio al 31 agosto 2018.

Un trend in discesa
I primi otto mesi dell’anno segnalano un trend dei contagi in discesa, riporta la nota dell’ISS. Gli ultimi due decessi, che chiudono la stagione, si sono verificati nei mesi di aprile e maggio in una persona di 51 anni e in una di 29, tutti e due non vaccinati. «In tutti i casi – riporta il bollettino dell’ISS – la causa del decesso è stata una grave insufficienza respiratoria e l’arresto cardiocircolatorio».

I numeri del morbillo in Italia
«In tutta Italia – si legge nella nota dell’ISS – dall’inizio del 2018 i casi di morbillo sono 2.248, secondo un trend che fa registrare una diminuzione generale dei casi in tutto il Paese». Di questi, 126 casi sono stati registrati nello scorso mese di luglio e 66 nel mese di agosto 2018. L’88,5% dei casi di morbillo si è verificato in 7 Regioni. In testa la Sicilia con i suoi 1.116 casi – pari a un’incidenza di 333 casi per milione di abitanti. L’età mediana dei casi è stata pari a 25 anni e circa un quinto dei casi (429) si sono verificati in bambini di età inferiore a 5 anni, di cui 138 avevano meno di 1 anno di età. Il 91,1% dei casi era non vaccinato al momento del contagio – sottolinea il bollettino ISS – mentre il 5,5% aveva ottenuto una sola dose del vaccino. Di tutti questi casi, circa la metà (il 48,9%) ha sviluppato almeno una complicanza, il 59,4% dei pazienti ha necessitato di un ricovero in ospedale. Infine, tra gli operatori sanitari sono stati segnalati 334 casi nel 2017 e 98 casi nel 2018, di cui 52 con complicanze (53,1%).

L’importanza della prevenzione
«Questi dati – si legge ancora nella nota dell’ISS – ribadiscono l’importanza della vaccinazione come misura di prevenzione in generale e, in particolare, nei bambini e nei giovani adulti. Infatti, in Italia, il morbillo ha ancora un impatto di salute elevato in termini di complicanze e decessi. Nonostante l’aumento delle coperture vaccinali nel 2017 faccia ben sperare soprattutto nella riduzione dei casi nei bambini molto piccoli, è necessario mettere in atto iniziative supplementari rivolte alle popolazioni suscettibili sopra i 2 anni (adolescenti, giovani adulti, soggetti a rischio) e aumentare anche la consapevolezza dell’importanza della vaccinazione anche tra gli operatori sanitari tra i quali si registra ancora un numero elevato di casi».