Pressione sanguigna alta e ipertensione: per abbassarla basta una luce blu
Un uovo studio mostra che l’esposizione alla luce blu fa abbassare la pressione arteriosa, riducendo allo stesso tempo il rischio di malattie cardiovascolari, ictus e infarto
LONDRA - Un nuovo studio pubblicato sull’European Journal of Preventative Cardiology dimostra che la semplice esposizione alla luce blu può ridurre la pressione sanguigna, e di conseguenza ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e tutte le conseguenze che portano con esse, come anche infarto, ictus e così via.
Lo studio
A condurre lo studio è stato un team internazionale dell’Università del Surrey (UK) e dell’Heinrich Heine University di Dusseldorf, in collaborazione con la Philips. Qui, i ricercatori hanno coinvolto un gruppo di 14 uomini sani che sono stati esposti a 30 minuti di luce blu su tutto il corpo. La luce era a circa 450 nanometri, fornendo una dose paragonabile alla luce solare giornaliera. In una seconda fase, svoltasi in un giorno diverso, gli stessi partecipanti sono stati esposti a una luce ‘di controllo’. La luce blu visibile, al contrario della luce ultravioletta (UV), non è cancerogena – sottolineano i ricercatori. Prima, durante e dopo i test, e al fine di misurare l’impatto dell’esposizione alle due diverse luci, ai partecipanti sono stati misurati la pressione sanguigna, la rigidità delle arterie, la dilatazione dei vasi sanguigni e i livelli plasmatici di depositi di ossido nitrico.
I risultati
Al termine dei test e delle analisi, i ricercatori hanno scoperto che l’esposizione del corpo intero alla luce blu ha ridotto significativamente la pressione arteriosa sistolica dei partecipanti di quasi 8 mmHg, rispetto alla luce di controllo che non ha avuto alcun impatto. Inoltre, la riduzione della pressione sanguigna ottenuta dalla luce blu è simile a quella osservata negli studi clinici con farmaci che abbassano la pressione sanguigna. Oltre agli effetti di riduzione della pressione arteriosa, è stato anche scoperto che l’esposizione alla luce blu ha migliorato altri marker di rischio cardiovascolare, inclusa la riduzione della rigidità arteriosa e l’aumento del rilassamento dei vasi sanguigni. I risultati, secondo gli autori, supportano ulteriormente le prove che la luce potrebbe essere utilizzata per prevenire le malattie cardiovascolari, una delle maggiori cause di morte nel mondo e in Italia. Infine, i ricercatori hanno anche scoperto che l’esposizione alla luce blu aumenta i livelli di ossido nitrico che è un importante segnale molecolare che protegge il sistema cardiovascolare.
Dalla pelle al sangue
Secondo i ricercatori la luce blu passa dalla pelle nel flusso sanguigno dove rilassa i vasi sanguigni, aumentando il flusso sanguigno e diminuendo la pressione arteriosa. «L’esposizione alla luce blu fornisce un metodo innovativo per controllare con precisione la pressione del sangue senza farmaci – ha spiegato il prof. Christian Heiss, del Cardiovascular Medicine presso l’Università del Surrey – Le sorgenti di luce blu indossabili potrebbero rendere possibile un’esposizione prolungata alla luce e questo sarebbe particolarmente utile per coloro la cui pressione sanguigna non è controllata facilmente dai farmaci, come le persone anziane».
Riferimento: Manuel Stern, Melanie Broja, Roberto Sansone, Michael Gröne, Simon S Skene, Joerg Liebmann, Christoph V Suschek, Matthias Born, Malte Kelm, Christian Heiss. ‘Blue light exposure decreases systolic blood pressure, arterial stiffness, and improves endothelial function in humans’. European Journal of Preventive Cardiology, 2018; 204748731880007 DOI:10.1177/2047487318800072.
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