Pressione arteriosa sanguigna, sai se è davvero giusta? Ecco i nuovi valori
Dall'European Society of Cardiology e l'European Society of Hypertension arrivano i 'nuovi' valori per la pressione arteriosa e la misurazione

Il problema pressione arteriosa o sanguigna alta, noto anche come ipertensione, è spesso sottovalutato dalle persone. Anche perché a volte non si conoscono i valori in cui le due pressioni – sistolica e diastolica – dovrebbero rientrare per considerarsi nella norma. Soltanto in Italia si stima che le persone affette da ipertensione siano circa 16 milioni e che questa condizione causa la morte di 280mila individui ogni anno.
Diastolica e sistolica
Quando si parla di pressione arteriosa si fa riferimento a quella diastolica e quella sistolica. Ma qual è la differenza tra le due? Anzitutto, parlando di pressione diastolica si fa riferimento alla pressione ‘minima’, mentre quando si parla di sistolica ci si riferisce alla pressione 'massima'. La diastolica è la forza (o pressione) esercitata dal sangue sulla parete arteriosa tra un battito del muscolo cardiaco e l’altro. La sistolica è invece la forza esercitata dal sangue quando il muscolo cardiaco si contrae.
L’ipertensione
Quando si parla di ipertensione si fa riferimento a un aumento della pressione sanguigna. Si tratta dunque di una ‘tensione’ al limite o eccessiva che può in un caso provocare una modifica alla struttura delle arterie, promuovendo l’aterosclerosi e le sue conseguenze che sono l’occlusione e l’insorgere di un ictus ischemico. D’altro canto, può verificarsi anche una rottura delle arterie che, nel caso di piccole arterie all’interno del cranio possono causare un’emorragia cerebrale – fatto più raro ma più pericolose perché ha un tasso di mortalità elevato.
I valori normali e le nuove linee guida
Riunita a congresso a Monaco di Baviera in Germania, l’European Society of Cardiology (ESC) e l’European Society of Hypertension (ESH), hanno stilato le nuove linee guida per la prevenzione, la diagnosi e la cura dell’ipertensione. Secondo gli specialisti, la pressione massima (sistolica) dovrebbe essere mantenuta sotto i 140 mmHg, mentre la pressione minima dovrebbe stare sotto i 90 mmHg. Anche se i valori possono cambiare da soggetto a soggetto, importanti variazioni devono subito essere segnalate al proprio medico curante affinché si eseguano ulteriori controlli e si agisca in modo tempestivo e adeguato.
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