5 giugno 2023
Aggiornato 14:30
Gruppi sanguigni e donazioni

I batteri intestinali possono trasformare il gruppo sanguigno A in tipo 0

Una scoperta incredibile, resa possibile grazie a un team di ricerca dell'Università della British Columbia, che potrebbe rappresentare un punto di svolta per ovviare al problema delle donazioni

Convertire il gruppo sanguigno A in 0
Convertire il gruppo sanguigno A in 0 Foto: nito | Shutterstock Shutterstock

Tutti nasciamo con un gruppo sanguigno ben definito. Il tipo A positivo è il più diffuso, mentre il tipo 0 - se negativo-  quello più raro. A prescindere da alcune teorie o ricerche che hanno messo in evidenza alcuni potenziali differenze tra le persone appartenenti a un gruppo sanguigno piuttosto che a un altro, ciò che più è complicato per una persona appartenente al gruppo 0 è avere, in caso di necessità, a disposizione del sangue donato per una trasfusione. Tuttavia, alcuni scienziati sembrano aver trovato una soluzione totalmente inaspettata quando hanno scoperto che i batteri intestinali possono modificare il sangue di un individuo. Ecco come.

Dalla A allo 0
Chi appartiene al gruppo 0 sa che può donare il suo sangue a tutti gli altri gruppi sanguigni (A, B, AB, 0) ma può ricevere il sangue solo a chi appartiene allo 0. Questa sua incredibile peculiarità lo rende un donatore universale. Purtroppo, però, ci sono troppe poche persone con questo gruppo sanguigno (se negativo). Ma una recente ricerca potrebbe aver trovato una possibile soluzione dai batteri intestinali trasformando il sangue di tipo A in 0.

Come è possibile?
La scoperta è stata resa possibile grazie a uno studio dell'Università della British Columbia, il quale ha evidenziato come gli enzimi prodotti dai batteri intestinali siano in grado di rimuovere alcuni marker specifici dalla superficie dei globuli rossi presenti nel sangue di tipo A ma non nel tipo 0. Una volta rimossi, il sistema immunitario della persona che riceverà il sangue modificato lo riconoscerà come quello di tipo 0 e non lo attaccherà come un qualcosa di estraneo.

Situazioni di emergenza
Poco ci importa del gruppo sanguigno ereditato dai geni dei nostri genitori se non abbiamo bisogno di una trasfusione di sangue. Tuttavia, in situazioni di emergenza potrebbe valerne della nostra vita. Ma non solo: i minuti potrebbero essere talmente ristretti da non avere il tempo di verificare a quale gruppo appartiene una persona. In tal caso solo il gruppo sanguigno 0 potrebbe andare bene. Ecco perché potrebbe esserci la necessità di avere sempre questo tipo di sangue a disposizione.

Il miglior trattamento
Sono state fatte diverse sperimentazioni allo scopo di modificare il gruppo sanguigno ma questa sembra essere stata la migliore in assoluto. Il ricercatore Stephen Withers, sta presentando le sue scoperte all'incontro nazionale della American Chemical Society a Boston, ed ha spiegato che i risultati ottenuti grazie agli enzimi prodotti dai batteri intestinali sono stati decisamente al di sopra di ogni aspettativa. «Sono ottimista sul fatto che abbiamo un candidato molto interessante per regolare il sangue donato a un tipo comune. Certo, dovrà passare attraverso molti percorsi clinici per assicurarsi che non abbia conseguenze negative, ma sembra molto promettente. Funziona a sangue intero, quindi puoi metterlo nelle apposite borse al momento della raccolta e stare seduto lì mentre viene elaborato. Durante i test di laboratorio, tutti gli enzimi sono stati in grado di convertire completamente il sangue di tipo A in 0.

Un gruppo sanguigno raro
Mentre il gruppo sanguigno 0 appartiene a circa il 40% della popolazione, seguito a ruota dal gruppo A, lo 0 negativo rappresenta una minuscola fetta che non supera il 15% di tutti gli abitanti della terra. Ed è un vero peccato perché è considerato l’unico vero donatore universale. Ecco perché è essenziale che tutte le persone che possiedono questo gruppo sanguigno abbiano il desiderio di donare il sangue, a meno che quest’ultimo non sia stato sottoposto all’azione enzimatica di alcuni batteri intestinali. Sul sito della BBC si legge che un ragazzo di nome Beth Johnson, residente nel Lancashire, ha deciso di donare il sangue per aiutare le persone ferite durante la notte dell'attacco al Manchester Arena, avvenuto il 22 maggio del 2017. «Sono uno 0 negativo e so quanto raro e prezioso questo tipo di sangue sia per il Sistema Sanitario Nazionale. Sono così felice che il mio sangue sia stato potenzialmente utilizzato per salvare la vita di qualcuno coinvolto in qualcosa di così orribile», racconta a BBC.

Ulteriori test
Trattandosi di un fattore decisamente importante, quello della trasfusione, è evidente che prima di passare alla fase clinica sarà necessario eseguire molte altre sperimentazioni. Queste verranno eseguite con l'aiuto del Canadian Blood Service. «Ovviamente, le fasi successive riguarderanno la sicurezza, assicurandosi che ciò non provochi effetti avversi», conclude Withers.