18 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Difficoltà ad andare in bagno

Stitichezza addio, ecco i batteri che la combattono

Ricercatori sviluppano batteri che possono trattare la stitichezza o costipazione. Nuove speranze per chi fatica ad andare in bagno

Stitichezza
Stitichezza Foto: George Rudy | shutterstock.com Shutterstock

STATI UNITI – Ricercatori del Mayo Center for Individualized Medicine hanno creato dei batteri geneticamente modificati che, in uno studio su modello animale, hanno mostrato di essere efficaci contro la costipazione o stitichezza. Nello specifico, i batteri così ingegnerizzati hanno prodotto grandi quantità di triptamina chimica, che aiuta il cibo a passare attraverso l’intestino con un rischio potenzialmente minore di effetti collaterali rispetto ad altri farmaci anti costipazione, o lassativi. Il rimedio, secondo gli autori, potrà rivelarsi utile anche nel caso della sindrome da intestino irritabile.

Lo studio
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Cell Host & Microbe, hanno rivelato che i batteri geneticamente modificati sono più attivi. I probiotici, che sono batteri vivi che possono aiutare la digestione, non sono efficaci per tutti perché il mix di batteri presenti nello stomaco e nell’intestino è unico per ogni persona. Inoltre, i cambiamenti nella dieta non sempre funzionano percé i geni e i microbiomi delle persone sono diversi. «Questi batteri sintetici stimolano il transito del cibo attraverso l’apparato digerente senza fare confusione con la dieta e microbi», ha spiegato in un comunicato il dott. Purna Kashyap, direttore associato del the Center for Individualized Medicine Microbiome Program. Nello studio, i ricercatori hanno scoperto che la triptamina prodotta battericamente aiuta ad accelerare il transito del cibo attraverso il sistema digestivo nei topi.

La triptamina
«La triptamina è simile alla serotonina chimica, che viene prodotta nel nostro intestino – sottolinea Kashyap – In questo studio, abbiamo scoperto che la triptamina può attivare un recettore nell’intestino del topo che normalmente risponde alla serotonina, causando un aumento della secrezione di liquido dal rivestimento del colon». Quindi, i batteri possono indurre il colon a secernere l’acqua, con la triptamina che agisce su un recettore ospite e accelera il movimento del cibo attraverso il sistema digestivo. Poiché la triptamina prodotta battericamente si degrada rapidamente nell’intestino e non sembra aumentare il flusso sanguigno, il rischio di effetti collaterali al di fuori del tratto gastrointestinale sembra essere minimo, spiegano i ricercatori. «Il nostro obiettivo con questa ricerca è di trovare trattamenti che agiscono solo nel tratto gastrointestinale senza creare problemi in altre parti del corpo», conclude Kashyap.