16 agosto 2025
Aggiornato 12:30
Malattie cardiovascolari e cardiache

Le sigarette elettroniche causano gravi danni a cuore e arterie. Il nuovo allarme

Gli scienziati lanciano un nuovo allarme sulle sigarette elettroniche, o e-cig: possono provocare seri danni al cuore. La causa sarebbero gli additivi aromatici

Sigaretta elettronica
Sigaretta elettronica Foto: Diego Cervo | shutterstock.com Shutterstock

WASHINGTON – Gli esperti dell’American Heart Association avvertono di nuovi pericoli derivanti dall’uso delle sigarette elettroniche, o e-cig. Già poste sotto accusa per diversi motivi, e anche perché in definitiva non aiuterebbero a smettere di fumare – principale motivo per cui sarebbero nate – le sigarette elettroni ora sono stata trovate danneggiare seriamente la salute del cuore. Nello specifico, gli scienziati hanno scoperto che gli additivi aromatizzati usati possono alterare la funzione dei vasi sanguigni e, di conseguenza, portare a danni cardiaci.

Un segno inequivocabile
I ricercatori dell’American Heart Association (AHA) ritengono che l’alterazione della funzionalità dei vasi sanguigni, riscontrata con l’uso delle e-cig, sia uno dei principali e precoci indicatori di danno cardiaco. Per cui è evidente che il vapore sprigionato e poi inalato non sarebbe salutare.

Sotto accusa gli aromi
Gli aromi maggiormente utilizzati nelle sigarette elettroniche sono: mentolo (menta), acetilpiridina (aroma di affumicato), vanillina (vaniglia), cinnamaldeide (cannella), eugenolo (chiodi di garofano), diacetile (burro), dimetilpirazina (fragola), isoamil acetato (banana) ed eucaliptolo (sensazione di freddo).

Gli effetti sui vasi sanguigni
Secondo lo studio pubblicato su Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology Journal, questi aromi provocano degli effetti a breve termine sulle cellule endoteliali, che rivestono i vasi sanguigni e l’interno del cuore. In particolare, i ricercatori hanno scoperto che tutti e 9 i sapori analizzati erano pericolosi per le cellule testata in laboratorio ai più alti livelli e che tutti gli aromi alteravano la produzione di ossido nitrico nelle cellule endoteliali in coltura (al di fuori del corpo).

I primi cambiamenti che preludono alle malattie cardiovascolari
Nei test condotti dai ricercatori, molti degli aromi – tra cui mentolo, chiodi di garofano, vanillina, cannella e aroma di affumicato – si è scoperto che hanno provocato livelli più elevati di un marker infiammatorio e bassi livelli di ossido nitrico, una molecola che inibisce l’infiammazione e la coagulazione e regola la capacità delle vene di allargarsi in risposta a un maggiore flusso sanguigno. «L’infiammazione aumentata e una perdita di ossido nitrico sono alcuni dei primi cambiamenti che si verificano fino ad arrivare alle malattie cardiovascolari ed eventi come infarto e ictus, per cui sono considerati predittori precoci di malattie cardiache – sottolinea la dott.ssa Jessica L. Fetterman, principale autrice dello studio – I nostri risultati suggeriscono che questi additivi aromatizzanti possono avere gravi conseguenze per la salute».