STATI UNITI – Il glucosio (che è sostanzialmente uno zucchero) è noto far ingrassare. Ma come e perché ancora non era chiaro. Ecco perché i ricercatori dell’Università del Texas - Southwestern Medical Center, hanno condotto uno studio in cui si è prima scoperto e poi esaminato i compartimenti specializzati all’interno delle cellule per rivelare il ruolo di una molecola chiamata NAD + nell’accendere i geni che producono le cellule di grasso. In sostanza, si è scoperto perché il glucosio fa ingrassare.
Il glucosio
Lo zucchero glucosio è l’energia che alimenta le cellule, ma al corpo purtroppo piace immagazzinare il glucosio per un eventuale uso successivo. Solo che la presenza di troppo glucosio può contribuire all’obesità e gli scienziati hanno a lungo voluto capire cosa succede all’interno di una cellula, in modo da eventualmente ribaltare l’equilibrio.
Il ruolo di NAD +
Questa molecola, chiamata NAD + (nicotinammide adenina dinucleotide), ha un ruolo ben preciso nelle cellule. E’ presente in tutte le cellule, e si ritiene aiutare a trasferire l’energia tra le molecole. Questa stessa molecola si pensa potrebbe migliorare la salute e rallentare il processo d’invecchiamento, qualora fosse maggiormente prodotta dall’organismo. Ha anche un ruolo nelle patologie neurodegenerative e nel cancro.
L’immagazzinamento del grasso
Per comprendere il perché a un certo punto tendiamo a immagazzinare grasso in eccesso – e dunque ingrassiamo – i ricercatori hanno preso in esame i singoli compartimenti all’interno delle cellule che ospitano NAD + per determinare come queste molecole controllano i geni che sono essenziali per il processo di immagazzinamento del grasso. Questa conoscenza, si ritiene potrebbe aiutare nella lotta a una vasta gamma di disturbi, tra cui disturbi metabolici, malattie neurodegenerative, infiammazione, invecchiamento e cancro. «Questa compartimentazione finisce per avere effetti profondi sull’espressione genica nel nucleo, così come il metabolismo nel citoplasma (la sostanza gelatinosa al di fuori del nucleo della cellula) – ha spiegato il dottor W. Lee Kraus, autore senior – Abbiamo scoperto che questi processi giocano un ruolo chiave nella differenziazione delle cellule grasse e nelle cellule tumorali».
E’ compartimentato
«Il pensiero precedente in questo campo era che il NAD + era uniformemente distribuito nelle cellule e si muoveva liberamente tra diversi compartimenti subcellulari – sottolinea Kraus – In realtà è compartimentato: ci sono pool nucleari e citoplasmatici separati di NAD + i cui livelli cambiano in determinate condizioni cellulari».
«Considerare i livelli di biosintesi NAD + separatamente piuttosto che nella loro totalità ha contribuito ad aumentare la comprensione della biologia coinvolta – aggiunge il dott. Keun Ryu autore principale dello studio – Il nostro studio fornisce una nuova comprensione della biologia di NAD +». I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Science. In definitiva, agire sulla molecola NAD + potrebbe invertire il processo di immagazzinamento del glucosio e l’aumento del grasso ponderale. Nel frattempo, se non vogliamo ingrassare, stiamo alla larga dai prodotti che contengono glucosio, specie sotto forma di sciroppo – basta leggere le etichette.
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