24 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Lotta contro il cancro

Ecco il virus che uccide il cancro in breve tempo

Scienziati inglesi sono riusciti a trovare la soluzione per distruggere solo le cellule cancerose lasciando inalterate quelle sane

Immagine 3D di un adenovirus insieme a una cellula lipidica
Immagine 3D di un adenovirus insieme a una cellula lipidica Foto: Kateryna Kon | Shutterstock Shutterstock

Un’altra interessante novità che potrebbe aiutarci a rendere sempre più concreta la nostra incessante lotta contro il cancro. L’idea arriva da alcuni scienziati dell'università di Cardiff che sono riusciti ad ammaestrare alcuni virus allo scopo di riconoscere le cellule cancerose e colpirle in maniera selettiva fino a provocarne la morte. Non è la prima volta che questo genere di patogeni viene programmato allo scopo di curare alcune malattie. Ma grazie a questa scoperta molti pazienti affetti da cancro ovarico (e non solo) potranno avere una speranza in più in termini di durata e qualità della vita.

Muoiono solo le cellule tumorali
Se esiste un motivo per cui tutti temono la chemioterapia è perché essa uccide anche le cellule sane con tutte le (devastanti) conseguenze del caso. Ma gli scienziati dell’Università di Cardiff sono riusciti a trovare un metodo per uccidere solo ed esclusivamente cellule tumorali, lasciando completamente intatte quelle sane. Il trattamento potrebbe essere in futuro utilizzato anche per trattare altri tipi di cancro come quello orale, del pancreas, dei polmoni e del seno.

Pochi effetti collaterali
«Nel trattamento del cancro, fino ad ora i virus riprogrammati non sono stati in grado di riconoscere selettivamente solo le cellule tumorali quindi infettavano anche cellule sane, con effetti collaterali indesiderati. Noi, invece, abbiamo preso un virus comune e ben studiato e l'abbiamo completamente ridisegnato in modo che non possa più collegarsi alle cellule non cancerose», racconta Il dottor Alan Parker della scuola di medicina dell'Università di Cardiff. «Il nostro virus cerca una specifica proteina marcatore chiamata αvβ6 integrina, che è unica per alcune cellule tumorali, permettendole di invaderle», continua Parker.

Distruzione cellulare
Quando gli scienziati hanno eseguito i test, hanno veicolato il virus riprogrammato all’interno delle cellule cancerose. Il patogeno è stato in grado di distruggerle tutte dopo esser stato copiato e replicato migliaia di volte. In sintesi, tutti i virus che si erano diffusi all’interno della massa tumorale, avevano infettato le cellule tumorali vicine e continuavano a sopravvivere fino a quando non ne era rimasta neppure più una. Il traguardo che hanno raggiunto, a detta dei ricercatori, è davvero entusiasmante perché potrebbe essere la base di cura per la maggior parte dei tumori.

Adenovirus
Il virus riprogrammato dagli scienziati fa parte del gruppo degli adenovirus, dei patogeni che normalmente colpiscono il tratto respiratorio. Si tratta di virus facili da manipolare che possono essere adoperati in tutta sicurezza. Al momento la ricerca è stata condotta solo su cellule cancerose in laboratorio. L’idea è quella di testare la tecnica con altri tumori e, entro cinque anni, iniziare finalmente le sperimentazioni cliniche (sull’essere umano).

Nanotecnologia
Spesso pensiamo di essere le uniche forme di vita in grado di produrre qualcosa di altamente tecnologico. Ma la verità è che la natura conosce la tecnologia molto meglio – e prima – di noi. «I virus sono la nanotecnologia della natura e sfruttare la loro capacità di dirottare le cellule è un'area di crescente interesse nella ricerca sul cancro», ha dichiarato la dottoressa Catherine Pickworth del Cancer Research UK. Lo studio – pubblicato su Clinical Cancer Research -  è stato condotto in collaborazione con la Mayo Clinic di Rochester, la Glasgow University, il South West Wales Cancer Institute e il Velindre Cancer Center di Cardiff.