19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Diagnosi precoce

Diagnosi precoce del tumore ai polmoni. Sarà possibile grazie ai cani?

Recenti studi hanno dimostrato come i cani siano molto bravi nell'identificare un cancro in uno stadio precoce. Ora iniziano i test per verificare la fattibilità clinica

I cani potrebbero salvarci dal tumore ai polmoni?
I cani potrebbero salvarci dal tumore ai polmoni? Foto: Bruno Rodrigues B Silva | Shutterstock Shutterstock

Tutti sappiamo come i nostri amici a quattro zampe ci aiutino a stare meglio e ci rallegrino le giornate. Ma le loro virtù non si limitano solo in termini di fedeltà e lealtà, pare infatti che siano in grado di fiutare con estrema facilità i tumori. Tant’è vero che da tempo gli scienziati stanno eseguendo indagini in tal senso. E ora, sembra che si inizi a vagliare la possibilità di ottenere diagnosi precoci proprio grazie al naso di fido. Al momento i primi test saranno effettuati su pazienti affetti da cancro ai polmoni.

Diagnosi precoce?
Non tanto tempo fa abbiamo parlato di una ragazza salva grazie al suo cane che ha identificato un tumore della pelle, ancor prima che si manifestassero i sintomi. La sua insistenza ad annusare un determinato punto del corpo della padrona l’ha spinta a eseguire controlli medici: era effettivamente affetta da una forma cancerosa. Intervenendo prematuramente, però, è guarita velocemente e senza troppe cure. Quel cane, tuttavia, non era addestrato ed era persino mezzo cieco. Ma c’è un gruppo di amici a 4 zampe che potrebbe farlo per mestiere, eseguendo una diagnosi precoce grazie a una semplice fiutata.

I test
L’Università della Nuova Zelanda e l'Università di Waikato, grazie a un finanziamento, potranno ora cominciare ad eseguire di test clinici sull’uomo. I ricercatori intendono verificare se i cani addestrati possono davvero essere in grado di identificare con la massima precisione – e meglio di qualsiasi altro macchinario – se il paziente è affetto da cancro. Per farlo, fido annuserà i campioni provenienti dall’alito e dalla saliva dei pazienti.

Le verifiche
Nonostante molti cani si sono dimostrati estremamente bravi nello scovare un cancro, poche ricerche erano riuscite a trovare metodi semplici da poter essere usati in ambito clinico. Ma se si riuscisse a portare avanti una simile ricerca, molte persone potrebbero salvarsi dal cancro ai polmoni. «L'evidenza dimostra che ci sono profili specifici di odore associati al cancro del polmone, quindi c'è una possibilità che questa ricerca possa identificare uno strumento prezioso per il rilevamento precoce della malattia», spiega Kath McPherson, direttrice del Consiglio per la ricerca sanitaria.

Non solo cani
È importante sottolineare che i cani non sono gli unici in grado di scovare un cancro o altre malattie. Il coordinatore dello studio, infatti, è Tim Edwards, un docente della Scuola di psicologia dell’Università della Nuova Zelanda che in passato ha studiato le capacità di rilevamento della tubercolosi grazie alla collaborazione del ratto gigante africano. Si tratta di un animale dall’aspetto molto simile ai normali topolini di campagna ma dalle dimensioni non indifferenti. Tant’è vero che viene utilizzato come animale da compagnia e portato a spasso al guinzaglio come un cagnolino. Un’altra cosa che ha in comune ai nostri amici a 4 zampe è il suo incredibile olfatto, non a caso viene anche utilizzato per scovare le mine anti-uomo.

Il finanziamento
Al fine di condurre la ricerca nel migliore dei modi, il dottor Timothy Edwards della School of Psychology dell'Università di Waikato è riuscito a ottenere una sovvenzione di 233.607 dollari. «Un sistema di rilevamento operativamente valido per il cancro del polmone avrebbe significativi benefici per la salute e l'economia in Nuova Zelanda e a livello internazionale. Miglioramenti dell'accuratezza e della rapidità della diagnosi potrebbero determinare un aumento dei tassi di rilevamento e una riduzione della mortalità per le persone con cancro ai polmoni», conclude lo scienziato.

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Un cane annusava e guardava insistentemente la padrona in una precisa area del volto: aveva scovato un tumore