24 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Storie vere

Ecco Victoria, il cane che ha salvato la sua padrona dal cancro

Un cane annusava e guardava insistentemente la padrona in una precisa area del volto: aveva scovato un tumore

Un cane salva la padrona dal cancro
Un cane salva la padrona dal cancro Foto: Javier Brosch | Shutterstock Shutterstock

Avere un cane come compagno di vita è forse una delle più belle esperienze che si possano fare. E non è raro che – sotto diverse forme – riesca anche a farci vivere meglio. Ma in alcuni momenti, queste splendide creature, sono anche in grado di salvarci, letteralmente, la vita. E’ il caso di una donna di 42 anni, oggi viva grazie a Victoria, una cagnolina salvata dalla strada diversi anni prima. Ecco come ha fatto questa splendida creatura a quattro zampe a dare una nuova possibilità di vita alla sua padrona.

Meglio di un medico
La piccola Victoria si è rivelata migliore di un medico, perché è riuscita a salvare la sua padrona-avvocato, la dottoressa Lauren Gauthier. I due vivevano insieme già da alcuni anni, dopo che la donna l’aveva trovata sola, mezza cieca e senza cibo in mezzo a una strada. Ma alcuni mesi fa è accaduto un fatto anomalo: la cagnolina, inaspettatamente, ha cominciato a fissare il viso della donna, focalizzandosi solo sulla narice destra.

Un brufolo?
«In quel momento avevo quello che pensavo fosse un brufolo, ma Victoria lo fissava, arrivando a toccarlo con il suo naso», racconta la padrona. Ciò che ha destato sospetti in Lauren è che la cagnolina fissava quel punto anche quando il puntino rosso svaniva. «Mi faceva impazzire. Ha iniziato ad annusare una zona specifica del mio naso nella misura in cui in realtà avrebbe toccato il suo naso con mio, poi mi guardava, lo annusava e poi, di nuovo, mi guardava guardarmi», racconta Gauthier a Inside Edition. Circa tre settimane dopo il brufolo ha fatto nuovamente la sua comparsa e per Victoria era diventata una vera e propria ossessione. Non potendone più, Lauren decise di andare dal medico per capire se c’era qualcosa di strano in quel particolare punto rosso: probabilmente lei non vedeva le stesse cose della sua amica a quattro zampe.

Un cancro
A titolo di approfondimento diagnostico, il medico ha richiesto una biopsia. E i risultati sono stati tutt’altro che positivi: il puntino rosso che si vedeva era un carcinoma basocellulare: un cancro della pelle. Gli esperti le hanno così consigliato di effettuare la tecnica di Mohs. Si tratta di una particolare procedura di rimozione della pelle infetta. A Lauren, quindi, è stata asportata della pelle nella parte superiore del naso ed è stata successivamente adoperata per ricoprire il buco lasciato dall’intervento chirurgico.

I cani «sentono» il cancro
«L'idea che i cani possano annusare e rilevare diversi tipi di cancro è un fenomeno poco compreso ma ben documentato. Ci sono diversi casi di cani che leccano o prestano attenzione a specifiche lesioni sulla pelle dei loro proprietari», spiega detto a Allure Joshua Zeichner, direttore della ricerca presso il Mount Sinai Hospital di New York. I cani possiedono un senso dell'olfatto da 10.000 a 100.000 volte superiore al nostro. Molte ricerche hanno evidenziato come i cani addestrati siano in grado di usare il loro fiuto per scovare i composti organici volatili tipici di alcuni tumori. Tuttavia, non è insolito che accada anche con animali che non siano mai stato addestrati.

Il messaggio su Instagram
La donna ha trascorso diversi anni della sua vita ad abbronzarsi attraverso lampade e lettini abbronzanti. E ha voluto mandare un messaggio forte e chiaro su Instagram circa la loro pericolosità in termini di rischio cancro. «Ho sempre pensato che si debba provare a creare qualcosa di positivo dalle proprie sfide, quindi ho voluto scoraggiare l’uso del lettino abbronzante e aiutare gli altri a sottoporsi alla tecnica di Mohs».

Ora sta bene
Grazie al cielo la donna ora si è completamente ristabilita. «La mia narice sembra essere stata sollevata da un amo da pesca, ma se voglio aggiustarla, devo aspettare un anno per guarire completamente», conclude Lauren.

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