19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Benefici della vitamina D

Sovrappeso e obesità: e se fosse una carenza di vitamina D?

Una carenza di vitamina D è associata a un aumento di peso corporeo e maggiori livelli di grasso addominale. I5 segni che indicano bassi livelli di vitamina D

Vitamina D e obesità
Vitamina D e obesità Foto: haryigit | Shutterstock Shutterstock

La vitamina D porta nuovamente a far parlare di sé. Questo composto pro-ormonale, infatti, sembra essere collegato a molte delle funzioni fisiologiche. Va da sé, quindi, che una sua carenza può portare a notevoli problemi di salute. Tra questi ricordiamo una maggiore predisposizione al cancro, a deficit immunitari, alla comparsa di malattie neuro-muscolari, alle patologie autoimmuni, alla demineralizzazione ossea e alla sclerosi multipla. Ora, un nuovo studio sembra aver trovato anche una relazione tra basse dosi di vitamina D e sovrappeso. Ecco i risultati della ricerca presentati al meeting annuale dell’European Society of Endocrinolgy.

Stile di vita e vitamina D
Una carenza di vitamina D può essere causata da diversi fattori. Tra questi un malassorbimento intestinale. Ma, con maggior frequenza, bassi livelli ematici sono causati da uno stile di vita errato. Infatti, trascorriamo troppo poco tempo all’aperto, in proporzione alle ore passate in un ambiente chiuso dotato di luce artificiale. La vitamina D, infatti, viene prodotta grazie all’esposizione ai raggi solari.

Grasso e vitamina D
Secondo un nuovo studio, una carenza di vitamina D - spesso associata a una scarsa esposizione solare - può, tra le altre cose, aumentare il peso corporeo. In particolare, sembra che chi ha tale problematica assista a livelli più alti di grasso addominale. A suggerirlo sono stati alcuni ricercatori del University Medical Center (Olanda) e del VU University Medical Center.

Più vitamina D, meno grasso
Secondo i risultati ottenuti dai ricercatori, il grasso corporeo totale e quello addominale era direttamente collegato al livello di vitamina D dei partecipanti. Più i livelli erano bassi più l’aumento di peso era assicurato. Ancor di più se si trattava di grasso addominale. Questo valeva soprattutto per i soggetti di sesso femminile. Al contrario, agli uomini l’ipovitaminosi era associata - oltreché al grasso addominale - anche alla steatosi.

Controllare i livelli di vitamina D
Ciò significa che è essenziale che le persone tengano sempre sotto controllo i livelli di vitamina D. Questo esame dovrebbe essere considerato di routine, insieme agli altri (per esempio l’emocromo). Tutto ciò consentirebbe di verificare la predisposizione a molte malattie. Ma non solo: secondo i ricercatori, «le persone con un girovita più ampio sono esposte ad un rischio maggiore di sviluppare una carenza di vitamina D e dovrebbero controllarne i livelli», ha dichiarato l'autrice Rachida Rafiq. Questo perché al momento gli scienziati non sono ancora riusciti a comprendere quale sia la causa e quale l’effetto. Lo studio, infatti, non è stato in grado di stabilire se i bassi livelli di vitamina D provocano un aumento di peso o è l’eccesso di grasso a ridurre l’assimilazione della vitamina D.

L’importanza della vitamina D
Ricordiamo che, secondo il National Institutes of Health (NIH), la vitamina D aiuta il corpo ad assorbire maggiormente il calcio, svolge un ruolo chiave nella corretta crescita cellulare e riduce l'infiammazione alla base di molte malattie. Oltre a un esame del sangue in grado di controllare i livelli ematici, si possono considerare alcuni segnali che possono far pensare a una carenza di vitamina D. Ecco quali sono:

Sudi troppo
Secondo il dottor Michael Holick - autore di The Vitamin D Solution - una fronte sudata potrebbe far pensare a una carenza di vitamina D. Specie se questo avviene anche quando non fa eccessivamente caldo. Il problema potrebbe verificarsi fin dalla nascita.

Sei debole e stanco
Un altro effetto tipico di una carenza di vitamina D è la debolezza e stanchezza continua. E tutto ciò, nonostante tu riesca a riposarti bene la notte. Questo vale anche per quanto riguarda la forza muscolare. Uno studio dell'Università di Tulsa ha evidenziato come gli atleti che avevano livelli bassi di vitamina D nel sangue facevano più fatica a sollevare pesi, a correre velocemente o saltare. Infatti la vitamina D può migliorare la contrazione muscolare. D’altro canto, anche i ricercatori dell’Università di Harvard hanno dimostrato che la supplementazione di vitamina D garantisce un maggiore controllo muscolare, provocando anche il 20% in meno di cadute tra gli adulti.

Hai spesso dolori
«Molte persone soffrono di dolori alle ossa, conosciuti con il nome di osteomalacia», scrive Holick. Infatti chi ha la fibromialgia o l’artrite spesso ha bassi livelli di vitamina D. Quindi se hai un dolore che persiste da settimane chiedi consiglio al medico ed, eventualmente, integra la vitamina D.

Ti senti depresso
La depressione può avere diverse origini. Spesso viene originata da una disbiosi del nostro microbiota intestinale. Ma può essere anche dovuta a una carenza di vitamina D. Pare infatti che la vitamina D sia coinvolta nelle funzioni di precise aree cerebrali che controllano i livelli di serotonina e dopamina.

Fratture più frequenti
Infine, ricordiamo che le frequenti fratture potrebbero essere dovute a una carenza di vitamina D e calcio. Stessa cosa dicasi per l’osteoporosi, secondo una ricerca pubblicata sull'American Journal of Clinical Nutrition.

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