I tuoi batteri intestinali predicono se avrai o meno la pancetta
Una recente ricerca condotta in Inghilterra ha evidenziato come il nostro modo di accumulare grasso cambia a seconda del nostro microbiota. Ma invertire il processo si può

Il microbiota umano, oggetto di ampi studi in tutto il mondo, è quella popolazione batterica che compone l’organismo umano. Oggi sappiamo che solo il 43% delle cellule che si trovano dentro il nostro corpo sono umane mentre tutte le altre sono batteriche. O, per meglio dire, sono formate da diversi tipi di microorganismi. Vista l’incredibile influenza che essi hanno su di noi, da ciò si evince perché sono così importanti nel determinare il nostro stato di salute. Ma non solo: l’intera costituzione sembra essere generata da una diversa composizione del nostro microbiota. E persino il rischio di avere o meno la pancetta è condizionato da questo fattore.
Intestino e distribuzione del grasso
Quello dei ricercatori del King's College di Londra è ciò che viene considerato il più ampio studio del suo genere. Durante il lavoro, gli scienziati hanno preso in esame il metaboloma – ovvero l’insieme di tutti i metaboliti – che si trova nelle feci. Per farlo hanno analizzato 500 coppie di gemelli allo scopo di comprendere il modo in cui l’intestino distribuisce il grasso corporeo. Insieme a tutto ciò, gli studiosi hanno preso in considerazione anche altri fattori come quelli genetici e ambientali.
I biomarcatori del grasso
Grazia a un’accurata analisi dei campioni fecali, gli studiosi hanno identificato dei biormarcatori associati al grasso addominale. Si tratta di noto fattore di rischio per l’obesità, il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. E i metaboliti fecali prodotti dal microbiota hanno permesso di evidenziare che meno di in quinto (17,9%) dei processi intestinali sono determinati da fattori ereditari. Al contrario, il 67,7 percento dell’attività intestinale è influenzata dall’ambiente, dallo stile di vita e dalla dieta. Questa è un’ottima notizia perché significa che la maggior parte dei cambiamenti si possono ottenere modificando, per esempio, il regime alimentare. Tra gli alimenti migliori per il nostro microbiota ci sono i cibi ricchi di fibre e probiotici.
Una scoperta importante
«Questo studio ha davvero accelerato la nostra comprensione dell'interazione tra ciò che mangiamo, il modo in cui viene elaborato nell'intestino e lo sviluppo di grasso nel corpo, ma anche l'immunità e l'infiammazione. Analizzando il metaboloma fecale, siamo stati in grado di ottenere un'istantanea della salute del corpo e dei processi complessi che si verificano nell'intestino», ha dichiarato la dott.ssa Cristina Menni del King's College London.
L’importanza dei batteri intestinali
Oggi sappiamo che uno dei motivi per cui il microbiota umano è così importante è che influenza il nostro stato di salute attraverso la produzione di diverse molecole che interagiscono con le funzioni del nostro organismo. «Questo entusiasmante lavoro effettuato sui gemelli mostra l'importanza per la nostra salute e il peso corporeo delle migliaia di sostanze chimiche che i microbi intestinali producono in risposta al cibo. Sapere che sono ampiamente controllati da ciò che mangiamo piuttosto che dai nostri geni è una grande notizia e apre molti modi per usare il cibo come medicina. In futuro queste sostanze chimiche potrebbero persino essere utilizzate in bagni intelligenti o come carta igienica intelligente», ha dichiarato, il professor Tim Spector del King's College.
Una modifica possibile
A differenza del nostro corredo genetico acquisito dalla nascita, così difficile da modificare se non per mezzo della moderna medicina, lo studio ci fornisce una nuova speranza: possiamo cambiare sia il nostro aspetto – in termini di grasso corporeo – sia la nostra salute, modificando lo stile di vita. «Questa nuova conoscenza significa che possiamo modificare l'ambiente intestinale e affrontare la sfida dell'obesità da una nuova angolazione legata a fattori modificabili come la dieta e i microbi nell'intestino. Questo è eccitante, perché a differenza dei nostri geni e del nostro innato rischio di sviluppare grasso intorno alla pancia, i microbi intestinali possono essere modificati con probiotici, con farmaci o con diete ricche di fibre», ha spiegato il dottor Jonas Zierer.
Un database dei microbi
Infine, i ricercatori hanno anche dato vita a una sorta di banca metabolica che possa essere d’aiuto a tutti gli scienziati che stanno conducendo studi in questo campo. Grazie ai risultati ottenuti, infatti, il team del King’s College ha elaborato un database completo contenente i microorganismi e i relativi metaboliti. Ciò potrà aiutare le persone a comprendere come batteri & co. influiscono sulla salute umana. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Nature Genetics.
Fonti scientifiche
[1] Jonas Zierer, Matthew A. Jackson, Gabi Kastenmüller, Massimo Mangino, Tao Long, Amalio Telenti, Robert P. Mohney, Kerrin S. Small, Jordana T. Bell, Claire J. Steves, Ana M. Valdes, Tim D. Spector, Cristina Menni. The fecal metabolome as a functional readout of the gut microbiome. Nature Genetics, 2018; DOI: 10.1038/s41588-018-0135-7
[2] King's College London. Processes in the gut that drive fat build-up around the waist: Breakthrough could lead to personalized obesity treatments within a decade. ScienceDaily, 28 May 2018.