28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Misurare la glicemia

Diabete: un cerotto per misurare i livelli di glucosio attraverso la pelle, eliminando la puntura

Dire addio all'esame della glicemia con la puntura del dito utilizzando un semplice cerotto, questa la promessa di una nuova creazione

Livelli di glucosio nel sangue e diabete
Livelli di glucosio nel sangue e diabete Foto: Eviart | shutterstock.com Shutterstock

REGNO UNITO – Gli scienziati dell’Università di Bath (UK) hanno realizzato un cerotto non invasivo che permette di misurare la glicemia – o gli zuccheri nel sangue – senza più la necessità di forare il dito, come avviene oggi con il metodo tradizionale.

Come funziona il cerotto
I ricercatori del Dipartimento di Farmacia e Farmacologia dell'università di Bath, guidati dal prof. Richard Guy, hanno spiegato nel dettaglio il funzionamento del nuovo dispositivo sulla rivista scientifica Nature Nanotechnology – insieme ai risultati dello studio. Qui si spiega che il cerotto estrae il glucosio dal fluido tra le cellule attraverso i follicoli piliferi, a cui si accede individualmente attraverso una serie di sensori miniaturizzati utilizzando una piccola corrente elettrica. Il cerotto non fora la pelle, ma esamina il glucosio che si raccoglie in piccoli serbatoi e viene misurato, con letture eseguite ogni 10-15 minuti, per diverse ore.

Niente più puntura
Gli scienziati britannici sostengono che questo nuovo test può fare dire addio alla puntura del dito, poiché la serie di sensori e serbatoi posti sul cerotto non richiedono la calibrazione con un campione di sangue, rendendo superflui proprio gli esami del sangue eseguiti con la puntura delle dita.

Un cerotto smart
Il cerotto è un cerotto intelligente, e i ricercatori si augurano che possa divenire un sistema diffuso e a basso costo. È indossabile e può inviare costantemente le misurazioni glicemiche regolari e clinicamente rilevanti a uno smartphone o uno smartwatch che avvisa i pazienti in modo wireless quando potrebbero dover intervenire. «Un metodo senza ago per monitorare la glicemia si è dimostrato un obiettivo difficile da raggiungere – ha detto il prof. Guy – Il più vicino che è stato raggiunto ha richiesto almeno una calibrazione a punto singolo con un classico ‘finger-stick’. Il monitor sviluppato a Bath, invece, promette di essere un contributo essenziale nella lotta per combattere l'incidenza globale e sempre più crescente del diabete».