19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Trapianti in Italia

Eseguito a Torino il primo trapianto di rene in Italia da donatore dializzato

Presso l'ospedale Le Molinette di Torino è stato eseguito per la prima volta in Italia un trapianto di reni da paziente dializzato

Trapianti
Trapianti Foto: ShutterOK | shutterstock.com Shutterstock

TORINO – E’ a Torino che è stato eseguito per la prima volta in Italia e con successo un trapianto di rene su una donna da un donatore dializzato per insufficienza renale acuta. L’intervento è stato effettuato presso l'ospedale ‘Molinette’ della Città della Salute di Torino.

Un intervento eccezionale
L'eccezionale intervento è stato compiuto due settimane fa. Il donatore, deceduto in un ospedale piemontese per una patologia congenita, nel suo decorso in rianimazione è andato incontro a un grave peggioramento della funzione renale, tale da spegnere completamente la funzione dei reni e necessitare di dialisi continua per parecchi giorni. Alle Molinette si è deciso comunque di approfondire la possibilità di utilizzo dei reni per il trapianto con multipli approcci: dalla biopsia renale (analizzata dagli anatomo patologi del professor Mauro Papotti) alla valutazione della perfusione renale mettendo i reni, una volta prelevati, in un dispositivo di perfusione in grado di misurare una serie di parametri, di migliorare la circolazione dei reni stessi fino a rivitalizzarli.

Dopo il trapianto
Una volta eseguito il trapianto, tecnicamente riuscito, dai chirurghi vascolari (diretti dal dottor Maurizio Merlo), dagli Urologi (diretti dal professor Paolo Gontero) e dagli Anestesisti (diretti dal dottor Pier Paolo Donadio), la ricevente, una signora di 60 anni in dialisi dal 2013 per nefropatia per calcolosi a stampo, è stata seguita presso la Terapia intensiva della Nefrologia del professor Biancone con schemi farmacologici particolari, atti a favorire la ripresa del rene trapiantato. «Dare l'ok al trapianto di quei reni - ha commentato Bianconi - è stato un atto corale di grande responsabilità medica, reso possibile dall'enorme esperienza nell'ospedale Molinette di tutte le figure professionali che collaborano al trapianto: clinici, chirurghi, medici di laboratorio, tutti motivati dal dovere di fare il massimo possibile per realizzare il generoso desiderio di donazione, sempre tenendo come punto fermo la sicurezza del ricevente. Abbiamo ragionato approfonditamente in tante persone quella notte e la strategia si è dimostrata vincente».

L'altro rene è stato tempestivamente inviato, grazie al Centro di Coordinamento regionale trapianti (diretto dal professor Antonio Amoroso) all'ospedale di Novara, dove è stato anch'esso trapiantato con successo.