20 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Diabete e sedentarietà

Due settimane di sedentarietà mettono a rischio diabete

Bastano due settimane di vita da ufficio, senza fare attività fisica a mettere a serio rischio di ammalarsi di diabete. Lo studio

Lavoro d'ufficio
Lavoro d'ufficio Foto: goodluz | shutterstock.com Shutterstock

LIVERPOOL – La sedentarietà o comunque la poca attività fisica sono state da tempo ritenute causa di numerosi problemi di salute, come per esempio le malattie cardiovascolari. Ora, un nuovo studio aggiunge che bastano due sole settimana di ‘vita da ufficio’ o sedentaria per mettere a serio rischio di ammalarsi di diabete.

Tutta la settimana e poi
Chi fa vita da impiegato in ufficio o chi svolge comunque un lavoro alla scrivania, o dove non si muove quasi mai, è a rischio. Peggio poi se durante il weekend ne approfitta per ‘rilassarsi’ passando magari di nuovo diverse ore senza muoversi, magari seduto sul divano e davanti alla Tv o lo smartphone.

Tutti a rischio
Secondo quanto emerso dal nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Liverpool (UK), pubblicato sulla rivista Diabetologia, è emerso che la vita inattiva porta potenzialmente allo sviluppo di gravi malattie come il diabete di tipo 2, ma anche malattie cardiovascolari, infarto e ictus.

Rimediare
Per fortuna, lo stesso studio ha rivelato che questi deleteri effetti negativi sulla salute possono essere invertiti. Per cui, anziché buttarsi sul divano, stare ore davanti al telefonino, prendere l’ascensore, fare la spesa online… basta uscire a fare una bella camminata, andare al supermercato, fare le scale, prendere l’autobus e via discorrendo.

I semi della malattia
Il dottor Daniel Cuthbertson, principale autore dello studio, ha messo in guarda da uno stile di vita sedentario, perché proprio questo inizia rapidamente a «piantare i semi per una futura malattia».
«Attraverso il progresso – prosegue Cuthbertson – la nostra società è diventata molto più sedentaria. I nostri nonni lavavano manualmente, facevano lavori manuali, le persone erano fisicamente attive. Ora molti di noi sono davanti a scrivanie, non andiamo nemmeno a fare shopping. Il comportamento sedentario ha una serie di effetti avversi sulla salute che in un lungo periodo potrebbero essere dannosi».

Lo studio
I ricercatori hanno seguito 45 persone con un'età media di 36 anni che non facevano regolarmente attività fisica come jogging o andare in palestra, ma che hanno percorso almeno 10.000 passi al giorno come parte della loro vita quotidiana. Ai partecipanti è poi stato chiesto di rimanere inattivi per due settimane. Ciò comportava utilizzare il trasporto pubblico o l’auto per andare al lavoro (anziché fare passi a piedi), l'uso di ascensori o scale mobili al posto delle scale, e la riduzione dei loro passi a circa 1.500 al giorno e, infine, trascorrere il fine settimana a casa, soprattutto guardando la TV o giocando al computer. I ricercatori hanno controllato i livelli di attività dei partecipanti utilizzando un tracker posto su un braccio. A tutti è stato anche chiesto di attenersi alle loro diete normali e tenere un diario alimentare per dimostrare che non avevano cambiato le loro abitudini alimentari.

I risultati
Dopo due settimane, i test hanno mostrato che i partecipanti avevano un aumento dei loro livelli di grasso e delle dimensioni della circonferenza della vita. Mostravano segni di perdita di tono muscolare e un inferiore punteggio fitness cardio-respiratorio. I loro corpi erano anche meno in grado di rispondere all'insulina ormonale, un sintomo che può essere un precursore dello sviluppo del diabete. Tuttavia, dopo che i partecipanti hanno ripreso i loro normali livelli di attività per 14 giorni, gli effetti negativi si sono invertiti.

Bastano due settimane
Quello che ha sorpreso i ricercatori è che per danneggiare la salute e predisporre alle malattie bastano due settimane di poca attività fisica. «Anche in due sole settimane, il passaggio dall'essere un'ape lavoratrice a un pantofolaio, ha provocato cambiamenti sottili che nel corso di mesi o anni avrebbero predisposto le persone a determinate malattie – sottolinea Cuthbertson – Mentre questi piccoli cambiamenti non causerebbero malattie a sé stante in due settimane, immaginiamolo per un periodo di tempo più lungo in cui potrebbe esserci un effetto cumulativo e forse un effetto aggiunto di una dieta povera».
«Abbiamo osservato questo effetto in individui giovani e sani che erano normalmente attivi – aggiunge la dott.ssa Kelly Bowden Davies, coautrice dello studio –  per cui abbiamo bisogno di pensare a cosa succede alle persone che sono sedentarie tutto il tempo o che hanno 20 anni in più. La gente sottovaluta davvero come cose semplici come aumentare i loro passi quotidiani o cambiare la quantità di tempo che trascorrono seduti possa cambiare la loro salute. Ci viene sempre detto di fare esercizio fisico e andare in palestra – conclude la ricercatrice – ma abbiamo dimostrato che anche questi piccoli cambiamenti hanno un certo effetto».
il rischio maggiore, è altresì emerso dallo studio, ce l’hanno poi coloro che hanno una storia di diabete in famiglia. La ricerca è stata finanziata da Diabetes UK.