26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Dieta vegana e vegetariana

La dieta vegana in gravidanza è causa di danni neurologici permanenti al bambino

Per il bambino di una mamma vegana c'è il rischio danni neurologici permanenti, avvertono gli esperti. E una grave carenza di vitamina B12

Dieta vegana in gravidanza può essere pericolosa per il neonato
Dieta vegana in gravidanza può essere pericolosa per il neonato Foto: Shutterstock

ROMA – Le mode, si sa, a volte non sono proprio del tutto salutari. Specie poi se vanno a influire sulla salute. Per esempio, negli ultimi anni la scelta di una dieta vegetariana o vegana è diventata sempre più diffusa, e molte donne decidono di non cambiare la propria alimentazione neppure in gravidanza: un errore che può provocare al bambino danni neurologici permanenti.

Un pericoloso deficit
Sono questi regimi alimentari, infatti, uno dei motivi per cui i casi di deficit materno di vitamina B12, identificati attraverso lo screening neonatale esteso, sono triplicati: dai 42 del 2015 ai 126 del 2016. Sono numeri bassi, perché siamo di fronte a una malattia rara, ma è la crescita a destare allarme. I dati dei rapporti tecnici SIMMESN (Società Italiana per lo studio delle Malattie Metaboliche Ereditarie e lo Screening Neonatale) sono inquietanti, e a commentarli sono due dei maggiori esperti su questo tema: Carlo Dionisi Vici, responsabile dell'Unità Operativa Complessa di Patologia Metabolica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e Giancarlo la Marca, presidente SIMMESN e direttore del Laboratorio Screening Neonatale Allargato dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer di Firenze, intervistati a riguardo da O.Ma.R. - Osservatorio Malattie Rare.

L'importante ruolo della vitamina B12
«La vitamina B12, o cobalamina, è contenuta principalmente negli alimenti di origine animale, ha un importante ruolo nello sviluppo del sistema nervoso centrale e il suo fabbisogno aumenta in gravidanza – spiega Carlo Dionisi Vici del Bambino Gesù di Roma – Se la madre non ne assume abbastanza, o peggio non ne assume affatto, può creare al neonato dei danni neurologici già in utero, che proseguono e peggiorano nei mesi successivi. Con l'allattamento il deficit materno di vitamina B12 oggi colpisce circa 1 neonato su 4.000, conta quindi più di 100 casi l'anno in Italia, che non sono affatto pochi. Questa condizione – prosegue l'esperto – può essere provocata da una particolare forma di gastrite, la gastrite atrofica, che ostacola l'assorbimento della vitamina, o più spesso si riscontra nei figli degli immigrati provenienti da Paesi asiatici come il Pakistan, il Bangladesh o l'India, che per tradizione hanno una dieta prevalentemente vegetariana. Quello che sempre più frequentemente stiamo osservando è la scelta di molte donne italiane di seguire la dieta vegana, che abolisce completamente l'assunzione di carne, pesce, uova e latte anche in gravidanza, senza mettere in conto i possibili pericoli che fanno correre ai loro bambini».

Segnalare la pericolosità delle diete vegetariana e vegana
«I mezzi di comunicazione e quelli istituzionali dovrebbero segnalare subito e con forza la pericolosità di una dieta vegetariana o vegana non supplementata in gravidanza – sottolinea Giancarlo la Marca, del Meyer di Firenze – le madri carenti di questa vitamina nella loro alimentazione, devono assumere degli integratori durante la gravidanza e l'allattamento, perché i loro figli sono gravemente a rischio di malattia. Il deficit materno di vitamina B12, che può portare a danni anche gravi nel bimbo appena nato, potenzialmente può essere identificato attraverso lo screening neonatale, ma per esso non c'è indicazione di legge».