4 maggio 2024
Aggiornato 11:30
somniloquio

Parli nel sonno? Ecco perché

Alcune ipotesi formulate dagli scienziati negli ultimi anni circa il motivo per cui alcune persone parlano nel sonno

Parlare nel sonno
Parlare nel sonno Foto: Shutterstock

Il termine corretto sarebbe somniloquio e come di evince dal nome si riferisce al parlare durante il sonno. Ma perché alcune persone riescono a proferire parola mentre sono avvolte dalle braccia di Morfeo? La scienza ancora non lo sa con precisione ma ha formulato diverse ipotesi, alcune di queste sarebbero riconducibili alla presenza di patologie in fase precoce, quindi non ancora diagnosticate. Ma non sempre si tratta di un vero e proprio problema, ecco perché.

Stai dormendo veramente?
In teoria dovremmo parlare solo quando siamo svegli, ma a volte lo facciamo anche quando dormiamo. Verrebbe quasi da pensare che non stiamo dormendo poi così tanto bene. E, in parte, è questa la base di alcune teorie, le quali ritengono si tratti di una manifestazione del cervello che in realtà non si è addormentato come potrebbe sembrare.

Pensieri inconsci
Secondo alcuni ricercatori, il somniloquio è una manifestazione – che rientra nella psuedo-normalità – in cui l’attività cerebrale non è sospesa come dovrebbe. In realtà continua a formulare pensieri inconsci, sia che stiamo sognando o meno. E sarebbero proprio tali pensieri che ci porterebbero a parlare ad alta voce. 

Forse sei solo stressato
Nonostante il fenomeno si presenti con maggior probabilità nei bambini, non è insolito vederlo anche negli adulti. Generalmente può accadere quando si è sotto stress, si è un periodo di eccessivo affaticamento fisico o mentale o si è affetti da una malattia febbrile.

Le patologie correlate
Se nella maggior parte dei casi parlare nel sonno può essere considerato un fatto normale, non mancano gli episodi scaturiti da malattie in stadio iniziale. Tra queste ricordiamo le malattie neurologiche come il Parkinson o alcune forme di demenza. Generalmente, però, in questo caso il fenomeno inizia nelle persone che hanno compiuto 65 anni.

Atre cause
Oltre alle malattie neurologiche, il somniloquio potrebbe essere causato da disturbi molto più comuni. Per esempio l’aver mangiato un pasto abbondante, e possono presentarsi in concomitanza della sindrome da apnea ostruttiva del sonno o del pavor nocturnus (terrore durante il sonno). È molto facile, tuttavia, che venga scatenato inizialmente da un periodo di ansia, depressione o stress.

Una parassonia
Anche il parlare di notte è considerata una parasonnia, ovvero un disturbo del sonno. Tra questi ci sono anche il più comune bruxismo e il sonnambulismo. Se si manifesta in età infantile è molto probabile che negli anni tenda a scemare fino a terminare totalmente quando si diventa adulti.

Cosa hanno in comune le parassonnie
Parlare nel sonno ha delle caratteristiche in comune con le altre parassonie. Tra queste l’insorgenza del disturbo durante le fasi di sonno lento profondo, ovvero la 3° e 4° fase non REM. In tale momento il soggetto fa meno sogni ma ha un sonno decisamente più profondo. Ciò significa che se si va a dormire a un orario normale è molto facile che si parli nel sonno durante le ore centrali della notte. Un'altra caratteristica tipica è che raramente ci si sveglia spontaneamente: normalmente il soggetto parla nel sonno e poi termina continuando a dormire. Quindi è difficile che il mattino successivo ricordi qualcosa. Tutto ciò potrebbe spiegare – almeno in parte – perché è facile che in una famiglia molte persone soffrano di parasonnie: sono tutti soggetti che hanno un sonno molto profondo. Infine, secondo alcune teorie, ciò che viene detto a voce alta non differisce da un sogno tradizionale e, di conseguenza, viene utilizzato dal cervello allo scopo di resettare la funzione cerebrale e ridurre lo stato di attivazione continua che invece si verifica durante le ore del giorno.