25 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Batteri resistenti agli antibiotici

Scoperta una nuova famiglia di antibiotici nel terreno. Potrà dire fine alla resistenza?

Nell'incessante lotta all'antibiotico resistenza, gli scienziati sono alla ricerca di soluzioni per combattere i batteri e le infezioni resistenti. Una nuova speranza potrebbe arrivare dalla terra

Batteri e antibiotici
Batteri e antibiotici Foto: Shutterstock

STATI UNITI – La sporcizia potrebbe essere la soluzione alla resistenza batterica agli antibiotici. La piaga dell'antibiotico-resistenza sta dilagando in tutto il mondo, divenendo una vera e propria emergenza sanitaria. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), infatti, entro il 2050 se non si trova un rimedio ci saranno 10 milioni di morti l'anno. Ora, scienziati statunitensi dell'Università Rockefeller di New York hanno scoperto una nuova famiglia di antibiotici nella sporcizia o, più precisamente, in campioni di terreno presi nell'ambiente.

Addio resistenza?
La scoperta dei ricercatori guidati dal dottor Sean Brady, potrebbe dunque rivelarsi una promessa nella guerra alla resistenza batterica agli antibiotici, compreso il famigerato superbatterio MRSA, ovvero lo Stafilococco resistente alla meticillina (molto presente, per esempio, negli ospedali). I test condotti dagli scienziati sui composti chiamati malacidine, trovati nei campioni di terra prelevati, hanno mostrato che riescono a distruggere molte delle infezioni divenute resistenti alla maggior parte degli antibiotici.

Lo studio
I ricercatori, per questo studio i cui risultati sono stati pubblicati su Nature Microbiology, si sono basati sull'assunto che il suolo pullula di milioni di microrganismi diversi, i quali producono molti composti potenzialmente terapeutici, inclusi veri e propri nuovi antibiotici. Per rilevare questi antibiotici, il team di ricerca ha utilizzato una tecnica di sequenziamento dei geni per analizzare più di 1.000 campioni di suolo prelevati da tutti gli Stati Uniti. Quando hanno scoperto le malacidine in molti dei campioni testati, gli autori dello studio hanno avuto l'impressione che questa fosse una scoperta importante.

I risultati
Dopo aver scoperto e prelevato il composto presente nel terreno, i ricercatori lo hanno testato sui ratti che erano stati infettati dall'MRSA, scoprendo che il composto ha eliminato l'infezione presente nelle ferite cutanee. Dopo il successo ottenuto nei test su modello animale, ora i ricercatori stanno lavorando per migliorare l'efficacia del farmaco nella speranza che possa essere sviluppato in un vero trattamento per le persone. «E' impossibile dire quando, o anche se, una scoperta di antibiotici in fase iniziale come le malacidine procederà nella pratica clinica – spiega il dottor Brady – e' una strada lunga e ardua dalla scoperta iniziale di un antibiotico a un'entità clinicamente utilizzata». Nonostante ciò, la via pare essere quella giusta, e la ricerca potrà impegnarsi in questo senso per offrire delle alternative al trattamento delle infezioni resistenti.
Il prossimo passo, tuttavia, dovrà essere quello di trovare una possibile arma contro i batteri gram-negativi, che sono responsabili di infezioni come la polmonite, quelle del sangue e del tratto urinario anche infezioni della pelle – e che sono ormai divenuti un'urgenza.