Calvizie addio, scienziati in Giappone trovano il rimedio. Le patatine di McDonalds' non servono
Gli scienziati giapponesi hanno sviluppato un modo per far crescere i follicoli dei capelli a un ritmo record. Mangiare patatine fritte di McDonalds' non serve

GIAPPONE – Grazie agli scienziati giapponesi potrebbe essere possibile dire addio alla calvizie e ai capelli che cadono. Per cui niente più teste pelate e riportini. Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell'Università Nazionale di Yokohama, guidati dal professor Junji Fukuda è possibile far ricrescere i follicoli nel giro di pochi giorni, ottenendo reali capelli sani e folti.
Coltivare i follicoli
In questo studio, pubblicato sulla rivista Biomaterials, i ricercatori giapponesi hanno utilizzato due diversi tipi di cellule, che sono state poste in appositi contenitori in silicone al fine di 'coltivare' gli embrioni dei follicoli dei capelli, che sono strutture peculiari della pelle che producono le cellule che formeranno il pelo o, in questo caso, il capello.
Un risultato eccezionale
Dopo aver posto in coltivazione le cellule, i ricercatori sono riusciti a coltivarne oltre 5.000 in pochi giorni. Un numero sufficiente a ricostruire i capelli in buona quantità. Se si pensa che le attuali tecniche di rigenerazione arrivano al massimo ad appena 50 embrioni per volta, e dopo lunghe e complicate tecniche, questo si presente come un enorme passo avanti nella lotta alla calvizie.
I test e le applicazioni
Per il momento, i ricercatori hanno testato la nuova tecnica soltanto in laboratorio. E, sebbene si sia ottenuto un grande successo, per i test clinici sugli esseri umani si dovrà attendere qualche anno. Tuttavia, non ritengono si dovrà aspettare molto, visti i risultati.
Secondo il prof. Fukuda la nuova tecnologia potrebbe aiutare anche i pazienti malati di cancro o altre condizioni che, sottoposti a terapie come la chemio, possono accusare la perdita di capelli.
Lo stato attuale
Come accennato, allo stato attuale non esistono tecniche così risolutive. «Le cliniche di bellezza – spiega Fukuda – attualmente usano spesso i capelli della regione occipitale [quella dietro la testa] e li piantano in aree frontali dove c'è una perdita di capelli, un problema con questo metodo è che il volume totale di capelli non aumenta». Infine, aggiunge il ricercatore, i farmaci esistenti possono rallentare la perdita di capelli, ma non necessariamente invertono il problema.
Mangiare patatine da McDonald's non serve
Dopo la scoperta dei ricercatori, che hanno utilizzato per coltivare i follicoli contenitori di silicone contenenti dimetilpolisilossano, una sostanza che viene impiegata nelle friggitrici del noto fast-food, molti hanno domandato quante patatine fritte avrebbero dovuto mangiare per veder ricrescere i capelli. La domanda, che in un primo momento ha fatto sorridere lo scienziato, lo ha fatto poi rendere conto che in molti hanno frainteso lo studio. E che non serve mangiare patatine per rimediare alla caduta dei capelli. «Ho visto commenti online che chiedevano: 'quante patatine dovrei mangiare per farmi crescere i capelli?'», ha dichiarato sconcertato Fukuda all'AFP.
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