13 gennaio 2025
Aggiornato 18:30
Fobia dei ragni

Paura dei ragni e altre fobie: nascono insieme a te

La paura per i ragni è una delle più diffuse e pare non dipenda dalle esperienze personali, sembra che nasca insieme a noi

Probabilmente non esiste essere umano al mondo che non percepisce un sentimento di paura, fobia o piccola mania. Ma come si scatenano questi timori? Gli scienziati se lo chiedono da sempre e le ipotesi in merito sono davvero molte. Forse si tratta di un problema ereditario? O di un trauma vissuto nell’adolescenza? Stabilirlo non è sempre facile, tuttavia, alcuni ricercatori sembrano aver capito una cosa importante: le fobie nascono insieme a noi. Ecco perché.

E tu? Hai paura dei ragni?
Pare che una delle fobie più diffuse sia quella dei ragni, seguita da quella dei serpenti. Va da sé che gli aracnidi sono in pole position perché è molto più facile scontrarsi con un esserino di questo genere che con un grosso serpente. «Per quanto riguarda le fobie, definibili come un’esagerazione della sensazione di paura, le stime più verosimili indicano un’incidenza pari al 6-9% nella popolazione adulta, del 5% nei bambini e del 16% negli adolescenti dai 13 ai 17 anni. Nelle donne è molto più comune che negli uomini con un rapporto di circa 2/1», ha dichiarato al quotidiano La Stampa, la dottoressa Simonetta Raisi , UOC di Psicologia Clinica del Polo Ospedaliero San Carlo.

Donne più paurose degli uomini
Pare che ciò che contraddistingua il genere maschile da quello femminile sia proprio il terrore (esagerato) dei ragni. Il sesso debole sembra essere maggiormente colpito da questo genere di fobia con un rapporto pari al doppio. Ma se si parla in particolare dell’aracnofobia è in assoluto la paura più diffusa al mondo che produce sensazioni di terrore agghiacciante. Per alcune persone diviene un’ossessione incontrollabile. A tal punto che potrebbe persino scatenare attacchi di panico. E questo lo differenzia da una semplice paura che è controllabile e si manifesta solo in caso di reale pericolo. Al contrario, la fobia, può scatenarsi anche senza una giusta causa.

Da cosa nasce la paura?
Un recente studio condotto dal Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Science e della Uppsala University ha valutato la paura dei ragni già nei bambini di sei mesi. Per farlo, i ricercatori hanno fatto visionare ai piccoli – che si trovavano in braccio ai genitori – delle immagini. Tra queste pesci, ragni, fiori e serpenti. Per valutare l’effettivo stato di paura sono state monitorate le pupille. Una dilatazione elevata faceva presupporre a una vera e propria fobia. Ciò significa che fin dalla più tenera età i bambini hanno sviluppato il terrore verso certi tipi di animali. «Le risposte pupillari, diverse da quelle di adattamento alla luce ambientale, indicano l'attività del sistema noradrenergico e quindi un aspetto della risposta allo stress. Solo pochi studi sulle risposte pupillari dei bambini agli stimoli negativi o minacciosi esistono in letteratura e questi si concentrano sulle espressioni emotive», scrivono i ricercatori su Frontiers in Psycology.

I risultati
Le risposte pupillari dimostrano dilatazioni delle pupille più ampie per quando i bambini osservavano i ragni ragni (media = 0,14 mm, IC 95 = 0,08-0,19) rispetto ai fiori (media = 0,03 mm, IC 95 = - 0,03-0,09). «I risultati parlano di un aumento dell'eccitazione in risposta ai ragni rispetto ai fiori nei bambini di 6 mesi». D’altro canto i bambini hanno evidenziato pochi timori alla visione di pesci e serpenti. Ciò fa pensare che fin da piccolissimi, la paura per i ragni è innata. Forse si tratta di un meccanismo naturale che ci permette di difenderci da questi esserini, a prima vista inoffensivi, ma che potrebbero anche ucciderci?