Demenza senile e mancanza di memoria: l’aceto di mirtillo può aiutare
L’aceto di mirtilli ha dimostrato di essere un valido aiuta nel migliorare la memoria cognitiva e i sintomi d varie forme di demenza
Negli ultimi anni la scienza sta riscoprendo i benefici dei prodotti fermentanti. Prima dell’avvento dei frigoriferi tali alimenti erano molto diffusi e il loro utilizzo offriva diversi vantaggi. Il primo derivava dalla possibilità di conservare il cibo più a lungo nel tempo. Mentre il secondo era un evidente miglioramento dello stato generale di salute. Oggi grazie alla scienza sappiamo il perché: gli studi sul microbioma umano ci dicono che siamo formati per lo più da batteri e sono questi a decretare il nostro stato generale di salute. Ora, una nuova ricerca, sostiene che l’aceto di mirtilli potrebbe essere particolarmente utile nei soggetti affetti da demenza. Ecco il motivo.
Il ruolo dell’acetilcolina
Il cervello delle persone affette da Alzheimer o declino cognitivo, hanno dimostrato di avere livelli più bassi del composto di segnalazione di acetilcolina e dei relativi recettori. I ricercatori sono anche riusciti a constatare come il blocco dei recettori dell’acetilcolina interrompono l’apprendimento e la memoria. Per tale motivo sono stati recentemente sviluppati farmaci che riducono la scissione dell’acetilcolina allo scopo di combattere varie forme di demenza. Il problema principale è che tali prodotti sono tossici per il fegato e gli effetti sono molto brevi.
Prodotti fermentati e funzione cognitiva
A detta dei ricercatori esiste un’opzione di trattamento più sicura ed efficace. Studi condotti sugli animali hanno infatti suggerito che gli estratti di alcuni prodotti fermentati come l’aceto possono migliorare le facoltà cerebrali. Caratteristica principale della fermentazione è quella di aumentare la bioattività di alcuni prodotti naturali.
L’aceto di mirtilli
Siccome gli alimenti fermentati aumentano la disponibilità dei principi attivi contenuti nel cibo stesso, i ricercatori dell'Università di Konkuk (Corea del Sud) hanno voluto testare l’efficacia dell’aceto di mirtilli. Si tratta di un alimento che contiene una gamma vastissima di nutrienti essenziali alla nostra salute.
Diminuzione della rottura dell’aceticolina
Durante lo studio gli scienziati hanno somministrato l’aceto di mirtillo ai topi affetti da amnesia. Sono state quindi misurate alcune molecole a livello cerebrale constatando che l’aceto di mirtilli aveva ridotto la rottura di acetilcolina. Ma non solo: aveva indotto anche un aumento dei livelli di fattore neurotrofico derivato dal cervello – una proteina collegata al mantenimento e alla creazione di neuroni sani.
I test successivi
Al fine di verificare se il trattamento aveva avuto davvero effetto a livello cerebrale, i ricercatori hanno anche analizzato la performance degli animali attraverso numerosi test. In tutti hanno evidenziato migliori prestazioni, suggerendo che l’aceto di mirtilli migliori la memoria a breve termine. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul Journal of Agricultural and Food Chemistry.
Fonti scientifiche
[1] Blueberry vinegar improves memory in mice with amnesia «Cognitive Improving Effects by Highbush Blueberry (Vaccinium crymbosum L.) Vinegar on Scopolamine-Induced Amnesia Mice Model» Journal of Agricultural and Food Chemistry
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