Emelle, la ragazza che ha sconfitto l’anoressia grazie a Instagram. E ora aiuta chi soffre ancora
Emelle, la ragazza di 22 anni che è riuscita a vincere la lotta contro l’anoressia e ora aiuta tutte le ragazze che, come lei, stanno soffrendo
L’anoressia è per certi versi peggio di una normale malattia. È un disturbo che si impossessa della tua volontà strappandoti la gioia di vivere, di amare il tuo corpo e della tua preziosa individualità. Sradica l’amore per te stesso sostituendolo con la maschera dell’errata percezione del proprio sé. Ed è così che lo specchio diviene il nemico numero uno, mostrandoti il volto di chi non sei stato mai. Ma la luce, fuori dal tunnel c’è, ed è lì ad aspettare chiunque lo desideri. E non bisogna temerla, perché può manifestarsi sotto diverse forme. Per Emelle, per esempio, la speranza si è accesa grazie a Instagram.
L’anoressia a 20 anni
E’ un disturbo che può comparire a qualsiasi età, ma si manifesta con molta probabilità in età adolescenziale. La storia di Emelle Lewis, tuttavia, si differenza dalle altre perché è riuscita a trovare quella forza di volontà smarrita da tempo, grazie a un social network. Da sempre la ragazza – ora ventiduenne – ha rifiutato il suo corpo. Si vedeva brutta e grassa, tant’è vero che a forza di ridurre le calorie è sprofondata in un baratro: l’anoressia.
Stai bene?
Emelle comincia a mangiare sempre meno e, in più, passa ore e ore in palestra per perdere peso. Ed effettivamente i chili si riducono a vista d’occhio. Ma quello che ottiene non è un corpo perfetto, ma un visibile deturpamento della propria immagine. Eppure, lei si vede finalmente magra ed è convinta di fare la cosa giusta: dopo tanto tempo si dichiara felice. Ma lo è davvero?
I ricoveri in ospedale
Per quanto inizialmente la riduzione del peso apparisse come un eccellente traguardo, Emelle non si ferma nella sua disperata lotta alla magrezza. Arriva così al limite e viene ricoverata ben sette volte in ospedale. Forse anche per questo motivo - o per il fatto che dovesse cercare abiti a bambina per indossare un vestito della sua taglia - inizia un piccolo ritorno alla consapevolezza. Ma la vera svolta arriverà grazie a Instagram.
La voglia di cambiare
Emelle, comincia a capire che c’è qualcosa che non va nel suo comportamento e inzia così a informarsi su storie simili alla sua. Passa le giornate a leggere i racconti delle storie di adolescenti che hanno lottato con la malattia e che sono finalmente riuscite a uscire dal tunnel. Ciò che aveva stupito la donna, ormai ventiduenne, era che altre persone – proprio come lei – avevano vinto questa dura battaglia. E dentro sé sapeva che, da qualche parte, dentro di lei, poteva tirar fuori la stessa forza.
Non sprecate la vostra vita
«La vita è troppo breve, non sprecatela», è il messaggio che ha lasciato poco fa Emelle dopo aver vinto la guerra contro se stessa. Grazie ai social network che per primo gli ha dato la forza e la consapevolezza di cui aveva bisogno, unito al sostegno dei familiari e di una clinica specialistica, ora la ragazza vuole aiutare chiunque si trovi nella sua stessa situazione: vincere si può, basta volerlo davvero. I suoi post sono un inno alla vita, un modo per ricordare a tutti che l’unica cosa che davvero conta è poter essere se stessi. E quando avviene tutti appariamo più belli agli occhi altrui.
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