20 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Gli interruttori del cancro

Ecco gli interruttori del cancro che spengono la malattia

Un team di ricercatori italiani di Milano e Pisa è riuscito a imbrogliare le cellule cancerose attraverso appositi interruttori molecolari che spengono la proliferazione cellulare

Gli interruttori che spengono il cancro
Gli interruttori che spengono il cancro Foto: Shutterstock

È il sogno della medicina, ma soprattutto dei pazienti oncologici: spegnere il cancro in un attimo, esattamente come si fa con le luci della propria casa. Purtroppo oggi la scienza non è arrivata ancora a tanto, ma ciò che è certo è che sta facendo passi da gigante in tal senso. Sembra infatti aver scoperto una sorta di interruttori molecolari in grado di bloccare il continuo processo di riparazione e proliferazione. Ecco la scoperta dei ricercatori IFOM, recentemente pubblicata su Nature Cell Biology.

L’interruttore che spegne il cancro
La ricerca condotta da alcuni ricercatori italiani dell'Istituto Firc di Oncologia Molecolare (IFOM) di Milano e dell'Istituto di Genetica Molecolare del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Pavia, potrebbe essere considerata la base per la realizzazione di terapie estremamente mirate. In pratica gli scienziati sono riusciti a imbrogliare il meccanismo che utilizzano le cellule cancerose per ripararsi e quindi proliferare.

Noi siamo più forti
La differenza tra le nostre cellule e quelle cancerose è che le ultime non hanno un DNA solido come il nostro. Tutt’altro: il loro genoma è molto vulnerabile alle mutazioni. E se qualcosa si incrina a livello genetico loro inviano degli appositi segnali di allarme attraverso l’ausilio di molecole di RNA. Ogni molecola «ha il compito di attivare appositi meccanismi cellulari di riparazione», ha spiegato il coordinatore dello studio Fabrizio d'Adda di Fagagna, biologo specializzato nello studio dei processi di invecchiamento.

Lo studio
Durante la ricerca, il team di d'Adda di Fagagna ha creato in laboratorio alcune molecole pressoché identiche a quelle di RNA che le cellule cancerose utilizzano a mo’ di segnali di allarme. Ma invece di funzionare come al solito e riparare i danni al DNA lo bloccano evitando così la crescita del cancro. «In questo modo si impedisce la segnalazione e la riparazione della lesione solo in punti precisi del genoma: la cellula tumorale resta danneggiata e di conseguenza non può più sopravvivere e proliferare».

Terapie su misura
Grazie a questa scoperta, i ricercatori vorrebbero realizzare terapie personalizzate create utilizzando tutta una serie di interruttori molecolari. Chiaramente questo è solo l’inizio, la ricerca dovrà essere confermata anche sull’essere umano. Per ora, però, accontentiamoci di aver fatto qualche passo in più verso la conoscenza di questa temibile malattia. La ricerca è stata sovvenzionata da AIRC (Associazione Italiana per la ricerca sul cancro) e dai fondi del Centro europeo per la ricerca (ERC).