5 cose che devi sapere sugli antibiotici e l’antibiotico-resistenza
Gli antibiotici potrebbero non essere più sufficienti e non smettiamo di utilizzarne in dosi massicce fra qualche anno potremmo morire per infezioni banali

La scoperta degli antibiotici ha permesso di salvare molte vite umane, ma l’abuso di questo genere di medicinali ci ha portato ad avere gravi problemi di salute. Uno di questi è rappresentato dal danneggiamento del microbiota umano, la popolazione batterica che vive in simbiosi con il nostro organismo. È grazie ad essa se migliaia di funzioni vengono espletate nel migliore dei modi, ma gli antibiotici di uso comune non uccidono solo i germi patogeni, anche quelli utili. Oltre a ciò l’uso smodato di medicinali antisettici ha permesso lo sviluppo di batteri resistenti ai farmaci. Ecco tutto ciò che dovresti sapere prima di usare un antibiotico.
Allarme batteri killer, potremmo morire di Salmonellosi
Solo un mese fa sia gli urologi italiani che alcuni scienziati americani hanno lanciato un allarme: le infezioni sono in costante aumento e si è appena scoperto un altro batterio killer super resistente. Per questo motivo l’ECDC (l’European Centre for Disease Prevention and Control) e l’EFSA hanno pubblicato una relazione in cui si evidenzia come i casi di resistenza agli antibiotici siano in drammatico aumento nell’Unione Europea. Tra i farmaci a cui sono diventati resistenti i germi patogeni si ricorda la ciprofloxacina, utilizzato nel trattamento delle infezioni umane, la cui resistenza si è dimostrata altissima nel caso del Campylobacter. Inoltre sembrano essere riusciti a diffondersi senza sosta, in tutta Europa, anche i batteri del genere Salmonella resistenti alla maggior parte degli antibiotici. Nel rapporto, è stata anche evidenziata una maggiore resistenza all’antibiotico colistina sia nella Salmonella che nell’Escherichia coli tra pollame allevato nell’UE. «Questo è preoccupante perché significa che questo farmaco, che rappresenta l’ultima risorsa, potrebbe presto non essere più efficace per trattare le gravi infezioni umane da Salmonella», ha dichiarato Mike Catchpole, Chief Scientist ECDC.
Persino la cistite diventerà incurabile
Se si continua così, anche malattie teoricamente banali, potrebbero diventare fatali per l’essere umano. «Di fronte a una cistite batterica è importante il riconoscimento del germe e l’utilizzo dell’antibiotico giusto, per il tempo giusto e la concentrazione giusta – spiega Vincenzo Mirone, professore ordinario di Urologia all’Università Federico II di Napoli e segretario generale della Siu – Quando si insiste nell’uso di antibiotici, non solo si rischia lo sviluppo di resistenze ma si uccide fra l’altro anche la flora batterica normale che gli esseri umani hanno a livello intestinale e che ha un ruolo fondamentale nel mantenere il nostro benessere». Senza considerare che solo pochi mesi fa alcuni scienziati hanno scoperto un batterio killer che allo stato attuale è incurabile con i farmaci tradizionali. Il fatto è emerso in occasione del congresso dell’American Society for Microbiology. I ricercatori hanno avvertito: un batterio contiene un gene chiamato Mcr-1, è già stato trovato nel 25% dei pazienti ricoverati in ospedale in alcune aree della Cina, e poi individuato anche negli Stati Uniti e in altri 20 Paesi al mondo. L’ultima speranza è rappresentata dalla Colistina, un farmaco che fino a poco tempo fa era considerata l’unica arma contro alcuni dei batteri divenuti multi-resistenti. Peccato che l’Mcr-1 è resistente anche alla Colistina.
51 antibiotici sono in via di sviluppo, ma solo 8 sono innovativi
Su Antibacterial agents in clinical development è stato pubblicato un documento redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Qui si legge che il mondo sta per esaurire gli antibiotici. Ecco perché è fondamentale che ne vengano sviluppati nuovi e di miglior efficacia. Tuttavia, dei 51 nuovi antibiotici in via di sviluppo, sono solo otto veramente innovativi. «La resistenza agli antibiotici è un’emergenza globale – afferma il direttore generale dell’Oms Tedros Ghebreyesus – C’è un bisogno urgente di più investimenti in ricerca e sviluppo, altrimenti torneremo in un’epoca in cui le persone temevano le più comuni infezioni, e rischiavano la vita per semplici interventi chirurgici».
L’antibiotico resistenza? Colpa di (molti) medici
Checché se ne dica, uno dei problemi più importanti – che ha causato la resistenza agli antibiotici – è rappresentato dalle prescrizioni mediche. Per fortuna non tutti (ma molti) prescrivono questo genere di farmaci ai propri pazienti, anche per una banale influenza. Nonostante sia risaputo che i farmaci non hanno effetti sui virus. Ma basta una tosse che perdura a lungo e, a titolo cautelativo, il paziente si vede costretto ad assumere antibiotici. Secondo un recente studio, il trattamento con gli antibiotici, la scelta dei farmaci e la durata della terapia non sono corretti dal 30% al 50% dei casi. Ne consegue un aumento del rischio e dei casi di resistenza.
Gli antibiotici li mangiamo ogni giorno
Non solo ci vengono prescritti dal medico ma li assumiamo anche a causa dell’alimentazione a per via dell’uso smodato negli allevamenti intensivi. Quando si mangia la carne, specie quella di pollo che spesso è infettata da batteri resistenti, c’è il serio rischio di essere vittime di contagi. Ma siccome i germi patogeni hanno già sviluppato resistenza, si rischia di non guarire mai. Tutto ciò è stato dimostrato da uno studio che ha trovato elevati tassi di resistenza agli antibiotici nella flora intestinale sia negli animali da fattoria che negli allevatori.
Bibliografia scientifica
[1]. Centers for Disease Control and Prevention, Office of Infectious Disease Antibiotic resistance threats in the United States, 2013. Apr, 2013.
[2] Golkar Z, Bagasra O, Pace DG. Bacteriophage therapy: a potential solution for the antibiotic resistance crisis. J Infect Dev Ctries. 2014 Feb 13;8(2):129-36. doi: 10.3855/jidc.3573. Review. PubMed PMID: 24518621.
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