29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Pericolo muffe e contaminanti

Ammoniaca e muffe in formaggi e latticini, sequestrati dai Nas 15 mila chili

Un blitz dei Carabinieri del Nas nel viterbese ha portato al sequestro di 15mila litri di latte 2.000 chili di formaggi mal conservati e con presenza di muffe e ammoniaca. I dettagli della vicenda

Formaggio con muffe
Formaggio con muffe Foto: Shutterstock

VITERBO – Latte, latticini e formaggi con muffe e ammoniaca, in stato di mal conservazione sono stati trovati dai Carabinieri del Nas durante un blitz nel viterbese. In due caseifici di Viterbo sono stati sequestrati 15mila chili di latte ovino e 2.000 chili di formaggio. Il provvedimento è stato preso dopo che nei giorni scorsi i Nas, insieme al personale sanitario dell’Asl di Viterbo, hanno eseguito numerosi controlli nelle aziende del settore alimentare della Tuscia. Durante uno di questi controlli i militari hanno rinvenuto all’interno di 288 fusti, 15mila litri di latte ovino erano stipati in un’area esterna al caseificio a temperatura elevata anziché trovarsi in un locale climatizzato e refrigerato. Le condizioni ambientali e climatiche a cui era sottoposto il latte non garantiscono la salubrità del prodotto. Per questo motivo, e per tutelare la salute dei consumatori, il latte è stato posto sotto sequestro.

Anomalie anche in altre aziende
Dopo questa prima scoperta, i militari dell’Arma insieme ai sanitari hanno visitato altre aziende alimentari sempre di Viterbo, riscontrando anche qui delle irregolarità. Nello specifico, un caseificio i Nas hanno rivenuto 95 forme di formaggio in stato di evidente mal conservazione. C’erano infatti ben 2.000 chili di formaggio, il cui valore stimato era circa 40mila euro, che emanavano un forte odore di ammoniaca. Oltre a questo, le forme erano intaccate da muffe presenti sulla crosta, altre crepe evidenziavano seri difetti di stagionatura e conservazione. Per il momento non è chiaro se e quanti di questi prodotti siano già stati immessi in commercio, per cui possano essere stati consumati da chi li ha acquistati. In ogni caso, tutti i prodotti di questo genere scoperti dai Nas sono stati sottoposti a sequestro cautelativo sanitario. Ora gli addetti ai controlli procederanno a eseguire tutte le verifiche del caso, necessarie ad accertare la pericolosità del prodotto.