19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Inflammasome e alzheimer

Alzheimer e cancro: una molecola antinfiammatoria potrebbe eliminarli per sempre

Alcuni ricercatori della Gran Bretagna hanno ideato un composto antinfiammatorio in grado di bloccare l’infiammazione che è alla base di cancro, alzheimer e malattie cardiovascolari

Un composto antinfiammatorio
Un composto antinfiammatorio Foto: Shutterstock

Buone, anzi, buonissime notizie sul fronte Alzheimer e cancro. Si tratta delle due malattie più temute dall’umanità che, un giorno forse, potranno essere completamente debellate. La strada ancora è lunga, ma la via è senz’altro quella giusta. Grazie a una scoperta di alcuni ricercatori della Gran Bretagna, infatti, potrebbe essere possibile bloccare l’infiammazione che sta all’origine della maggior parte delle patologie croniche e fatali.

Blocca la risposta infiammatoria
L’incredibile scoperta è ad opera degli scienziati dell'Università di Manchester (Gran Bretagna). Sono riusciti a sviluppare un composto chimico in grado di bloccare una delle componenti chiave della risposta infiammatoria. Tutti sappiamo come tale meccanismo sia direttamente coinvolto in molte – e pericolose – malattie. Tra queste cancro, Alzheimer e malattie cardiovascolari.

Un ottimo punto di partenza
«È un punto di partenza enorme per una nuova generazione di molecole che possono essere sviluppate per mirare alla malattia infiammatoria», ha dichiarati Sally Freeman co-coordinatore dello studio. L’infiammazione è una risposta fisiologica del nostro organismo in presenza di infezioni o lesioni. Grazie a questo meccanismo naturale il nostro corpo può aumentare la resistenza, la riparazione e il recupero. Quando, tuttavia, raggiunge una certa soglia possono insorgere diversi tipi di malattie croniche tra cui l’Alzheimer.

Inflammasome
Le molecole ideate dagli scienziati sono in grado di inibire una risposta infiammatoria abbastanza tipica in queste malattie, chiamata inflammasome. Si tratta di una multiproteina espressa nelle cellule mieloidi ed è considerata una componente del sistema immunitario innato. L'infiammasome promuove la maturazione delle citochine infiammatorie come l’interluchina 1β (IL-1β) e l’Interleuchina 18 (IL-18). Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Cell Chemical Biology, i composti realizzati dagli studiosi potrebbero essere la nuova arma per combattere le malattie croniche. «Le nostre nuove molecole hanno colpito specificamente un importante meccanismo infiammatorio che si verifica nella malattia», spiega David Brough.

Molecole efficaci contro l’Alzheimer
Come scienza vuole, le molecole dovranno essere ulteriormente testate, ma è certo che se le future ricerche saranno confermate molte malattie potranno essere tenute sotto controllo, prevenute e addirittura debellate. «La scoperta di questi nuovi composti è davvero eccitante e ci permetterà di comprendere ulteriormente l'infiammazione e le malattie. Sta diventando chiaro che l'infiammazione è direttamente coinvolta in molte malattie e questo è un passo interessante verso il targeting specifico di infiammazioni nocive», concludono Brough e Jack Rivers-Auty, ricercatore post-dottorato.