Il caffè allunga la vita anche alle donne diabetiche
La caffeina è stata associata a un minor rischio di morte nelle donne con diabete. Lo studio rivela che le donne che bevono regolarmente caffè vivono più a lungo di quelle che non lo bevono. Ecco perché

LISBONA – Dal Congresso dell’Associazione europea per lo studio del diabete (Easd), tenutosi a Lisbona (Portogallo) dall’11 al 15 settembre, arrivano buone notizie per gli amanti del caffè e, in particolare, per le donne diabetiche. Un nuovo studio ha infatti mostrato che le donne con diabete che bevono regolarmente caffè vivono più a lungo – ovvero riducono i rischi di morte prematura – rispetto alle donne che non bevono caffè. Ecco perché.
Più caffè più vantaggi
Lo studio osservazionale condotto da un team di ricercatori portoghesi, tra cui il dottor João Sérgio Neves e il professor Davide Carvalho dell’Università di Porto, ha rivelato che più le donne consumavano caffeina più basso era il rischio di morire rispetto a quelle che non hanno mai assunto caffeina. Tuttavia, fanno notare i ricercatori è molto importante la fonte della caffeina, per ottenere l’effetto protettivo: e la fonte migliore pare sia proprio il caffè.
Gli effetti sul rischio di morte
Gli scienziati hanno scoperto che livelli più elevati di consumo di caffeina derivante dal caffè erano associati a un rischio ridotto di morte per qualsiasi causa, in particolare per malattie cardiovascolari. Le donne che invece assumevano più caffeina (o teina) dal tè era meno probabile morissero per cancro.
Chi e come consuma caffeina
Secondo recenti stime, più dell’80% della popolazione adulta del mondo consuma quotidianamente caffeina, derivante soprattutto da caffè e tè. Con un consumo medio di caffè giornalieri la dose di caffeina assunta è compresa tra 100 mg e 300 mg al giorno, che però dipende dall’età della persona e dal Paese in cui vive. Sono diversi gli studi che hanno dimostrato l’effetto benefico del caffè rispetto al rischio di morte per tutte le cause nella popolazione generale, tuttavia poco si sapeva circa il ruolo della caffeina sulla mortalità delle persone con diabete. Per esempio, la media pro capite in Italia di consumo di caffè è di circa 6 chili.
Lo studio
Per questo studio osservazionale i ricercatori hanno esaminato l’associazione tra diversi livelli di assunzione di caffeina e la mortalità in oltre 3.000 uomini e donne con diabete che facevano parte del NHANES, uno studio che segue lo stato di salute e nutrizionale di un campione rappresentativo nazionale degli adulti negli Stati Uniti dal 1971. I partecipanti sono stati seguiti dal 1999 al 2010 e durante questo periodo hanno dovuto riportate i dati relativi all’assunzione di caffeina da caffè, tè e bevande analcoliche. Nel corso degli 11 anni di studio, 618 persone sono morte. I ricercatori hanno scoperto che le donne con diabete che consumavano fino a 100 mg al giorno (una normale tazza di caffè) avevano il 51% meno probabilità di morire rispetto a coloro che non consumavano caffeina. Le donne con diabete che invece consumavano 100-200 mg al giorno di caffeina avevano un rischio di morte inferiore del 57% rispetto ai non consumatori. Infine, coloro che consumavano oltre 200 mg al giorno (2 tazze di caffè) il rischio di morte era ridotto del 66%.
Questa associazione è indipendente da fattori condizionanti tra cui età, razza, livello di istruzione, reddito familiare annuale, fumo, indice di massa corporea, assunzione di alcol, pressione alta e malattie renali diabetiche. Tuttavia, nessun effetto benefico del consumo di caffeina è stato osservato negli uomini con diabete.
Meno rischio di morte anche per cancro
Oltre al rischio di morte per le diverse malattie, i ricercatori hanno osservato che vi era una diminuzione, sempre tra le donne, per morte da cancro in coloro che assumevano tè. Quando suddivisi in quattro gruppi di consumo di tè: zero, basso, medio, alto, chi otteneva più alti livelli di caffeina dal tè aveva un rischio ridotto dell’80% di morire per cancro rispetto alle donne con zero consumo di caffeina dal tè. Tuttavia, poiché il consumo complessivo del tè era basso in questa coorte, questi risultati devono essere interpretati con cautela e considerati esplorativi, richiedendo conferma in studi più grandi, sottolineano i ricercatori.
«Il nostro studio ha mostrato un effetto protettivo dose-dipendente del consumo di caffeina sulla mortalità per tutte le cause delle donne – concludono gli autori – L’effetto sulla mortalità sembra dipendere dalla fonte della caffeina, con un effetto protettivo del consumo di caffè sulla mortalità per tutte le cause e la mortalità cardiovascolare, e un effetto protettivo della caffeina da tè sulla mortalità da cancro tra le donne con diabete. Tuttavia, il nostro studio osservazionale non può dimostrare che la caffeina riduce il rischio di morte, ma suggerisce solo la possibilità di un tale effetto protettivo».
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